Gianluigi Nuzzi:”Viaggiate con me tra i segreti del Vaticano…”

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Ph. Yuma Martellanz

Per l’autore di Vaticano S.p.A. la crisi finanziaria è una crisi di Fede

Gianluigi Nuzzi, giornalista, scrittore (Vaticano S.p.A. del 2009 è diventato un bestseller internazionale, tradotto in 14 lingue) e volto noto del piccolo schermo (Gli intoccabili, Le inchieste di Gianluigi Nuzzi, Quarto grado), ha svolto indagini che hanno portato alla luce scandali e segreti che si annidano nei palazzi del potere. Lo scorso 5 febbraio ha ritirato a Nola il premio Artis Suavitas, per la sua capacità di infrangere i tabù anteponendo sempre il racconto dei fatti alle opinioni.

Nel suo ultimo libro Giudizio universale (Chiarelettere, 368 pagine, 2019, euro 19) scrive di tutte le problematiche che ha affrontato Papa Francesco per una Chiesa giusta. Su quali documenti si fonda?

«Giudizio universale è un viaggio nei segreti del Vaticano realizzato grazie a tremila documenti inediti raccolti in due anni che affrontano le spese, i conti correnti segreti dei potenti e l’enorme disavanzo che Francesco combatte ogni giorno. Gran parte di questi documenti proviene dal Consiglio per l’Economia e dalla segreteria per l’Economia, i due organi più qualificati e vicini a Bergoglio nella gestione di tutte le questioni finanziarie e di politica economica».

Il Vaticano è vicino al disastro finanziario?

«Il rischio di default, paventato da Bergoglio già nel maggio del 2018 in un drammatico incontro riservato con il cardinale Marx, coordinatore del Consiglio per l’Economia, è messo nero su bianco in diversi documenti. Ed è proprio questo pericolo che spinge Francesco ad approvare l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti per evitare il dissesto».

Da Vaticano spa, uscito nel 2009, a Giudizio Universale (2019) è cambiata la situazione della Chiesa?

«Oggi le finanze soffrono quella crisi della Fede già indicata da Benedetto XVI come la peggiore delle piaghe che la Chiesa cattolica sta affrontando.  All’epoca, nel 2009, c’era un sistema di potere curiale fortemente caratterizzato da mercanti, che agivano lontano dai precetti evangelici. Dopo la rinuncia di Ratzinger questo sistema si è progressivamente indebolito, ma permane. Ancora oggi Francesco fa enorme fatica a portare avanti le riforme messe in cantiere».

La battaglia di Papa Francesco per ristabilire l’ordine servirà a qualcosa? Riuscirà a vincerla?

«Francesco è nella morsa di una tenaglia: da una parte c’è chi lo critica per le scelte dottrinali, dall’altra chi ostacola il cambiamento per interessi personali. L’esito è imprevedibile».

Quanto le situazioni che descrive nei suoi libri hanno ispirato Paolo Sorrentino per The Young Pope e The New Pope?  

«Dovreste chiederlo a lui. Ritrovo molte pagine nei suoi film e questo mi fa piacere, ma non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo».

Qual è la sua opinione su Benedetto XVI?

«Uno dei più grandi intellettuali viventi, un vero rivoluzionario. Basta riflettere: è più rivoluzionario rinunciare al pontificato o fare un tweet?»

Lei è credente?

«Si certo, peccatore e credente».

Ha mai temuto per la sua vita?

«La vita è un dono e va protetto: se l’avessi messa a repentaglio avrei fatto peccato. E’ capitato, ma non a causa dei miei libri, piuttosto in occasione di reportage di guerra come in Albania durante la guerra civile».

Ha mai vissuto un episodio OFF, che non ha mai raccontato a nessuno, magari proprio durante le sue indagini?

«Ne ho vissuti tantissimi, ma li custodisco dentro di me».

3 Commenti

  1. Il Vaticano e la Chiesa considerano l’immigrazione clandestina africana ormai la loro principale fonte di reddito e non hanno quindi alcuna intenzione di rinunciarci; faranno e inventeranno pertanto di tutto per far cancellare i decreti sicurezza di Salvini e per far riportare il costo dell’immigrato a 35 euro al giorno e, se possibile, ad anche di più… c’è solo il piccolo particolare che i 5 miliardi anni necessari li paghiamo noi contribuenti italiani e che non è ammissibile che lo Stato Vaticano debba sopravvivere a completo carico, peso e spesa di quello italiano…

  2. A causa delle migliaia di migranti, che il Vaticano accoglir e mantiene, è normale che il suo bilancio segnerà presto il rosso…O no?

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