Avete presente il sogno americano? Lasciate perdere…

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Ph Mary Lou - Flickr

Avete presente il sogno americano? Lasciate perdere e immaginate il viaggio di Edoardo Cigolini nell’America profonda che va dalla Virginia al Tennessee, dall’Alabama alla Giorgia passando per la Carolina del Nord e del Sud sino all’Illinois.

Un viaggio unico e denso di emozioni provando a conoscere il popolo del Nord America senza la narrazione raccontata dai film di Hollywood, lontani dalla luce dei riflettori e dei media e soprattutto lontani e in antitesi ai salotti “buoni” delle grandi metropoli U.S.A.

Ecco allora una nazione lontana da quanto ci viene raccontata. Il viaggio è stata occasione di un reportage per la rubrica Gli Occhi della Guerra, che su il Giornale racconta retroscena complicati e inediti sui diversi quotidiani nazionali.

Un reportage che oggi è un libro (America profonda. Alt-Right, tensioni razziali, disagio sociale. Racconto di un Paese diviso, Eclettica, collana Lavorincorso, 2018, 136 pagine, € 13), un testo in cui l’autore spiega come ha toccato con mano la realtà degli Stati Uniti intervistando esponenti della cosiddetta Alt-Right, la nuova destra “alternativa” a stelle e strisce passando poi a minatori, professionisti e studenti come a figure di primo piano della comunità Italo americana.

 "America profonda", il libro di Edoardo Cigolini

Quanto emerge dal racconto di Edoardo Cigolini è molto diverso da quello che ci viene raccontato; una nazione afflitta da contraddizioni sempre maggiori dove si respira un declino molto presente e facilmente verificabile dai dati, declino che come in attraversa la vita politica, sociale e ideale.

Infatti gli Stati Uniti vivono una situazione dove aumenta l’estremizzazione della contrapposizione ideologica, vi è un forte aumento di persone in stato di povertà come un costante crescere dell’utilizzo di droghe. La più grande potenza mondiale è realmente in crisi e la presentazione dell’autore è drammatica, un paese in forte difficoltà che vede i pro Trump contro i liberal, identitari contro antifascisti, popolo contro elite, ricchi contro poveri e, soprattutto, lavoratori che si oppongono con tutte le loro forze agli speculatori.

Il modello americano sta fallendo, il sogno è finito, il degrado interno e le tensioni sociali potrebbero farlo implodere molto presto: almeno questo è quanto ci racconta Edoardo Cigolini.

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8 Commenti

  1. Dovessi scegliere dove vivere pur di andarmene da questo paese dove vince il fuorilegge, sicuramente USA, dove sono andato spesso per lavoro in passato…

  2. Condivido pienamente il commento di Silvio Parodi, vivo da 6 anni a Houston e tutto questo disagio sociale, insicurezza e poverta’ non la vedo. onfermo anche io che qui pago 28% di tasse contro il 60% dell’Italia, la benzina la pago 0,50 cent al litro e non 2 euro, qui NON abbiamo invasione di islamici come in Italia.
    Comunque approvo NON VENITE IN USA A VIVERE. A rompere i coglioni state in Italia!

  3. Come dice il commentatore Claudio Tagnini,questa è chiaramente un’opinione personale e pure molto estremizzata,sdoganata per Verità Assoluta. Solo che non siamo più negli anni ’50 o ’60,oggi la gente viaggia e non solo per vacanza. Io ho lavorato un anno in Arizona, a Phoenix combinazione come un altro commentatore ancora, oltre ad alcuni anni di pendolarismo con l’Italia, immergendomi in realtà che spaziavano dalla grande New York alla più piccola Boston, a cittadine “provinciali” della Pennsylvania (Scranton) a realtà della Florida. Gli USA non saranno Beverly Hills per tutta la loro superficie, ma immagini come quelle accennate nell’articolo non esistono proprio. Ci saranno sacche locali, certo, che però spalmare su tutti i 500 milioni di residenti che sono, è davvero falso e intellettualmente disonesto, non ha riscontro nella realtà. Un po’ come “italiani tutti mafiosi- baffi neri- mandolino”.

  4. faccio da circa 10 anni il pendolare tra l italia e l arizona phoenix ho acquistato 2 case le ho rivendute con la mia compagna con doppio passaporto lei h a conseguito la professione di infermiera professionale vivo attualmente in affitto ho sposato la mia compagna vivo nel contesto sociale di phoenix e tutto questo disastro di fabrizio non so proprio dove lo ha visto

  5. io vivo in Usa da 30 anni e tutte queste cose non le ho mai viste ne percepite solo so solamente che qui pago 28% di tasse contro il 60% dell’Italia, la benzina la pago 0,50 cent al litro e non 2 euro, qui NON abbiamo invasione di islamici come in Italia e qui, la sicurezza e’ di prim’ordine, lascio la casa e la macchina aperta sempre e in trenta anni NON ho mai subito un furto!!!!autostrade quasi tutte gratuite, parcheggi quasi tutti gratuiti, la sera posso uscire e passeggiare senza paura come in Italia vero?? ma su una cosa vi do ragione: NON VENITE QUI A ROMPERE I COGLIONI non abbiamo bisogno di sinistroidi che fanno confusione e mettonio in pericolo tutto e tutti!! CAPITO NON VENITE IN USA Please!!restatevene nel vostro brodo sinistroide! ahahahahah

    • Silvio sei un grande!
      Bellissimo commento, stesse parole che avrei scritto io.
      Io non ho la fortuna che hai tu di vivere li da 30 anni, ma sto cercando in tutti i modi di trasferirmi li.
      Sono 8 anni che vado e vengo dagli USA e nemmeno io (come dice Enrico Tosi) ho mai visto quanto racconta questo Sig. Cigolini, mi viene da pensare che si sia fatto i soliti 90gg e poi basta.
      Purtroppo nella povera e vecchia Europa le informazioni provenienti dagli USA (da quando c’è Trump), vengono sistematicamente distorte.
      Oggi però per far successo si devono infangare gli USA per via di Trump e tutto il resto che ben sappiamo!

      • e dove vivi??? in Alaska?A? hahahah

        io ero in Texas, se lasciavi la macchina aperta il pomeriggio, forse, ti lasciavano il volante per terra. criminalita di sera, poverta e senzatetto subito fuori dal DOWNTOWN. servizio medico estremamente caro, persone molto ignoranti ed incapaci (ovviamente, cambiando lavoro spesso e non avendo titoli la gente non e’ esperta quasi in nulla…a partire dal supermercato dove non sanno contare a finire dalla banca o dal IRS).

        ovviamente si pagano meno tasse e si guadagna di piu ma il carovita e anche molto piu elevato (ma se vuoi pagare anche i contributi pensionistici allora devi guadagnare almeno 100k!)
        un affitto si aggira dai 1000 dollari a salire e se scendi tale cifra il quartiere non e’ proprio molto sicuro. si spendono dai 150 ai 200 dollari alla settimana solo al supermercato e se ti succede qualcosa meglio non andare all’ospedale ( a patto che non hai una buona assicurazione medica).

  6. praticamente viene descritta un’opinione personale come se fosse un dato di fatto, giusto?

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