Al Manzoni la controstoria sul primo best seller della storia

0
La Bibbia riveduta e scorretta al Teatro Manzoni

Per la prima volta gli Oblivion, con la regia di Giorgio Gallione e con musiche originali scritte da Lorenzo Scuda, si mettono alla prova con un musical comico portando in scena al Teatro Manzoni di Milano, fino al 26 gennaio 2020, La Bibbia riveduta e scorretta: una personalissima parodia, dissacrante ma mai irrispettosa, del testo più letto nella storia del mondo.

La vicenda è ambientata nel 1455 a Magonza, nel laboratorio dove Johann Gutenberg (interpretato magistralmente da Davide Calabrese) inventa la stampa a caratteri mobili, circostanza che inaugura l’età moderna. Ben consapevole della portata rivoluzionaria della sua scoperta, si mette alla scrupolosa ricerca del primo libro da stampare, fino a quando Dio in persona (un Dio molto umano personificato da Fabio Vagnarelli) propone al tipografo tedesco la sua autobiografia, scolpita di suo pugno su lastre di pietra, con la speranza di farla diventare il primo best-seller della storia. Qui comincia l’avvincente battibecco tra le proposte del Signore e le correzioni del tipografo, con intromissioni varie, fra le quali anche quelle di Gesù (Lorenzo Scuda) – che in realtà è un rapper un po’ spregiudicato che si fa chiamare JC – il quale pone a suo Padre le mille domande senza risposte che spesso tormentano anche tanti credenti. È proprio tra infinite discussioni e continue riscritture che prenderanno vita, grazie alla compresenza dei registri cantato-recitato, le vicende più incredibili dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Insomma, uno show divertente ed incalzante che, nel puro stile che il quintetto di funamboli teatrali ci ha abituato ad apprezzare, mescola in chiave ironica la commedia musicale con lo spettacolo di varietà. Il tutto arricchito da una eccellente scenografia, da raffinati costumi, da brillanti prestazioni canore e da geniali citazioni e divagazioni.

Immancabile il lieto fine, valorizzato da una morale incisiva e universale: la Bibbia non va presa troppo alla lettera ma, con intelligenza critica e maggiore umanità, va adattata all’evolversi dei tempi e, soprattutto, interpretata alla luce delle situazioni moderne.