L’inverno valdostano e l’estate bolognese, l’entroterra ligure e la costa siciliana: tutti questi scenari fanno da sfondo ai 15 racconti noir che compongono il volume Il tallone di Achille (Golem edizioni, 2019, 240 pagine, 16 euro), curato da Massimo Tallone che è anche l’autore dell’ultimo racconto, Martino.
I racconti, scritti da 16 autori diversi, hanno ambientazioni e personaggi tutti diversi, dove tuttavia spesso a cambiare sono solo i nomi, non i ruoli: buona parte dei protagonisti sono commissari o carabinieri, anche se in alcuni casi c’è chi, come la protagonista di Ossessione, si è ritrovata ad assistere a un possibile omicidio e si improvvisa investigatrice. Ad accomunare una parte dei racconti è il fatto che in alcuni di essi è lo stesso assassino il narratore.
Un filo conduttore tra alcuni racconti sta anche nel fatto che in alcuni di essi il colpevole, più che una singola persona, è l’indifferenza della collettività: ciò appare particolarmente evidente nei racconti La coda del diavolo e La macchia rossa. Molto duro è anche il primo racconto, Dalla parte sbagliata, in quanto è ispirato a un fatto di cronaca nera avvenuto realmente che ha coinvolto da vicino l’autrice.