Maître à penser raffinato e scomodo, giornalista di parte ma non fazioso, intellettuale energico e originale del 900, un eretico che da destra guardava a sinistra, dove era molto apprezzato e con cui sottolineava l’importanza di un dialogo per rifondare l’Italia oltre gli steccati ideologici dei partiti. Giano Accame fu un vero e proprio irregolare, fin dalla sua adolescenza, con quella sua scelta coraggiosa e idealista di aderire a Salò il 25 aprile del ’45.
E’ per rendere omaggio a Giano, che – a dieci anni dalla sua scomparsa – è stato realizzato il volume Giano Accame. La vita, l’idea, a cura di Marcello De Angelis e Nicolò Accame (casa editrice Eclettica).
Il libro contiene una selezione di scritti di Accame pubblicati sulla rivista Area, con cui Giano collaborò per oltre dieci anni: dal primo numero fino alla sua morte: una biografia scritta dal figlio Nicolò e la ripubblicazione di ritratti e ricordi della sua persona e del suo lavoro da parte di colleghi e personalità della cultura italiana.
La maggior parte selezionati tra quelli che avevano dimostrato affetto e stima per Giano da vivo. Alcuni scelti invece perché venivano proprio da personalità da cui ci si sarebbe potuti legittimamente aspettare avversione per Accame e il suo pensiero, ma che invece, dinanzi alla sua statura umana e intellettuale, hanno visto vacillare la propria ostilità.
Ne emerge così tutta la vitalità e l’attualità dell’elaborazione ideologica, dei percorsi politici dell’intellettuale senza tempo della destra sociale.