Lampi di paura per l’Esorcista a teatro

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ph. Alice Fassi

Paura e coraggio, dramma e commedia: tutti questi contrasti convivono nello spettacolo teatrale L’esorcista, tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty che ha ispirato il celebre film del 1973 e che ha debuttato venerdì 18 ottobre al Teatro Nuovo di Milano, dove si terrà fino al 10 novembre.

L’opera, adattata per il teatro da John Pielmeier e diretta da Alberto Ferrari, ripercorre la trama originale: Regan, una ragazzina di dodici anni, si è trasferita in una nuova casa con la madre che fa l’attrice. Sebbene sia una ragazza buona e gentile, nei giorni successivi inizierà a manifestare degli strani comportamenti, dovuti a una voce misteriosa che le parla nella testa. Col tempo diventerà chiaro che la ragazza è posseduta dal demonio, il che porterà la madre a rivolgersi a Damien Karras, un prete-psichiatra che sta perdendo la fede a seguito di un grave lutto familiare, affinché egli pratichi un esorcismo su Regan.

 "L'esorcista" a teato diretto da Alberto Ferrari
ph. Alice Fassi

Oltre agli otto attori che formano il cast, ad essere protagonisti dello spettacolo sono le luci e i suoni, che si combinano perfettamente con l’ottima interpretazione di Claudia Campolongo, colei che interpreta Regan, la quale riesce a trasmettere allo spettatore tutta la paura e la tensione di cui si fa carico. Molto bravo è anche Andrea Carli nei panni di Padre Karras, un uomo tormentato dai sensi di colpa a cui si presenta un’occasione di riscatto che potrebbe rivelarsi molto pericolosa, e non solo per Regan.