Lo pseudonimo di Stefano Boldorini nel nuovo libro dal titolo Il mio villaggio è Ratta, un poeta che vorrebbe concludere la sua esistenza in modo positivo: “morire bene”. Purtroppo per lui, preso dal suo desiderio, non si rende conto che la morte giunge a prenderlo: lo spirito di Ratta torna sulla terra e inizia a cercare di comprendere l’indole umana studiando il suo villaggio.
In questo nuovo testo si viene a conoscenza di un autore molto meditativo e attento allo spirito. Il confondere l’esistenza tra la modernità occidentale e un mondo lontano culturalmente come quello dell’India ha portato alla creazione di un libro che tramite la narrazione poetica conduce a porsi domande non scontare sulla vita e sulla morte. Immergersi nella lettura conoscendo i personaggi del villaggio è un piacere unico, una disperata galleria composta da operai, minatori, massaggiatrici orientali che compongono un rebus di storie unite a un riscatto finale: il libro cerca di creare una immagine di un villaggio socioculturale diversificato ma universale.
In un mondo occidentale in cui siamo abituati a non lottare Boldorini,
come ricorrenza lessicale, propone la parola sfida, presentata spesso con rabbia, l’invito dell’autore e del suo personaggio principale è quello di trovare un senso alla propria vita con coraggio, una sfida a non appassire giorno dopo giorno nel limitarsi a essere un giro omaggio nell’esistenza.
Un libro per conoscersi meglio, lanciando la sfida all’eterna routine dei nostri giorni.
La presentazione a Milano del nuovo libro di Stefano Boldorini “Il mio vilaggio” sarà sabato 9 novembre alle ore 18 presso la libreria Verso (Corso di Porta Ticinese 40) assieme ad Elena D’Incerti e Fortunato D’Amico.