I temerari che solcarono i cieli sulle ali di d’Annunzio

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Sono passati più di cent’anni da quel 9 agosto 1918, quando Gabriele d’Annunzio guidò un gruppo di valorosi piloti in quello che sarebbe stato ricordato come il “Volo su Vienna”.

Tuttavia, non tutti oggi si ricordano delle imprese del Vate e di coloro che lo hanno seguito rischiando la vita. Questo è ciò che ha spinto di recente Daniele Dell’Orco, editore e giornalista, a curare il volume Le ali di D’Annunzio (Idrovolante, 2019, 190 pagine, 18 euro).

 "Le ali di d'Annunzio", il libro di Daniele Dell'Orco

Nel corso del volume, alle poesie del Vate e alle corrispondenze degli ufficiali italiani che ne parlano durante la guerra, seguono le brevi biografie degli aviatori che sono stati al suo fianco nel corso delle imprese, dal primo ’900 alla Prima Guerra Mondiale: da Glenn Kurtiss a Guido Keller, da Mario Calderara a Luigi Bologna, passando per Mario Stoppani e Aldo Finzi.

In seguito molti di questi lo avrebbero seguito anche nell’Impresa di Fiume. Allo stesso modo di un altro saggio di Idrovolante, Eroi, che rendeva omaggio ai caduti della Grande Guerra, questo libro serve a gettare un fascio di luce su nomi di valorosi che rischiano di finire nell’oscurità.