Donato Altomare è da quasi 40 anni un nome noto agli appassionati di letteratura fantasy, con all’attivo centinaia di pubblicazioni. A confermare il suo successo è la recente riedizione del suo romanzo L’artiglio. L’oro del Dio Hunn (Italian Sword&Sorcery, 2019, 200 pagine, 3,30 euro).
Il protagonista del romanzo, un guerriero soprannominato “l’Artiglio”, deve salvare lo spirito della sua amata rapita dal malvagio Mago della Pioggia; questi costringe lo spirito della ragazza a danzare tra le nubi fino a sanguinare, tanto da tingere il cielo di rosso. Per salvarla, l’Artiglio deve pagare un “riscatto” di mille schiave e montagne d’oro, “tanto quanto vale il dio Hunn”, per ottenere le quali ottiene dal Dio dell’amore l’eterna giovinezza, oltre a una forza sovrumana e a una zampa di tigre al posto del braccio sinistro.
Nei sei capitoli in cui è suddiviso il romanzo, nato da un racconto breve pubblicato nel 1982 nella raccolta Le ali della fantasia curata da Gianfranco De Turris, l’Artiglio deve affrontare numerose sfide: uomini pericolosi e mostri indescrivibili, nelle foreste più buie come nelle grotte più profonde. Ma niente fermerà il suo cammino, tranne forse le avversità del fato.
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