Alberto Luca Recchi, scoprire il Mare e non lasciarlo più

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Di squali, in mare, ne ho incontrati tanti in vita mia, ma quelli più pericolosi e feroci  si trovano senz’altro sulla terraferma”. Chi pronuncia questa frase spesso e volentieri è Alberto Luca Recchi, esploratore e fotografo del mare che, insieme a Piero Angela, accompagnato dalla voce soave della cantante israeliana Noa, sarà protagonista di una serata incredibile il prossimo 21 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma intitolata I segreti del Mare.

Alberto, quando nasce la passione per il mare?

Da piccolo amavo sguazzare nell’acqua, ma quando mia madre cominciò a portarmi in piscina costringendomi a ingurgitare una mela e una bistecca prima di entrare in vasca, questa tortura provocò l’affievolirsi della passione. Un bel giorno però scoprii il mare vero e non lo lasciai più. La passione per il mare comunque ce l’ho sempre avuta fin da bambino.

Da bimbo amante del mare a massimo esperto di squali. E’ vero che sei l’unico fotografo italiano ad aver realizzato un libro sugli squali per il National Geographic?

 Il libro l’ho realizzato con Piero e Alberto Angela, quindi sotto questo aspetto non sono il solo italiano; se però parliamo della parte fotografica, allora ti rispondo di sì, almeno fino a quel momento. Sono un amante del mare, ma non mi definirei il massimo esperto di squali, anzi: degli squali so pochissimo, ho più domande che risposte. Indubbiamente di squali ne ho incontrati tanti e posso dirti che sono animali preziosi e bellissimi con una brutta fama, per colpa anche di gente come me.

 L'intervista OFF ad Alberto Luca Recchi
fonte: pagina ufficiale Facebook

Anni fa hai scritto, diretto e interpretato un musical dedicato agli squali, il prossimo 21 ottobre, che cosa dobbiamo aspettarci di nuovo?

Il 21 di ottobre sarà una serata molto speciale, forse unica, in cui scopriremo insieme il mare visto da un’altra angolatura. Siamo abituati a vederlo nei documentari, ma vedere un grande squalo o una balena a pochi centimetri di distanza provoca un’emozione incredibile: ti rendi conto che l’uomo non è il padrone della natura e capisci che su questa terra egli è soltanto un ospite, in mare soprattutto dove si ha ben netta la percezione dei propri limiti più che sulla terraferma. Nel corso della serata parlerò di tante cose curiose, per esempio del sesso sott’acqua. Non molti sanno come funziona. Prevalentemente nei documentari si mostrano le predazioni, perché gli animali si nutrono tutti i giorni, mentre alcuni pesci si accoppiano soltanto una volta l’anno e non è affatto facile stare nel posto giusto al momento giusto.

Il momento OFF di un esploratore del mare…

Di momenti OFF nella mia vita ce ne sono stati due.  Il primo risale a quando mi hanno perso in mare e mi hanno lasciato per quasi nove ore tra i flutti, ritrovandomi al tramonto. L’altro riguarda un incontro con un mammifero di tre metri, un dugongo: un brutto quarto d’ora che racconterò durante la serata del 21. Non vi voglio rovinare la sorpresa.