Maria Roveran: “Che fatica quando mi dicono ‘Sei una brava attrice!’

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Maria Roveran, tra le attrici più eclettiche della nuova generazione, si racconta a Off.
Maria Roveran @ Peppe Tortora

All’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha presentato il film “Effetto domino”, diretto da Alessandro Rossetto, mettendo d’accordo pubblico e critica. Maria Roveran, tra le attrici più eclettiche della nuova generazione, si racconta a Off.

Parlaci della tua esperienza nel film di Alessandro Rossetto.

Quando Alessandro Rossetto mi ha contattato per parlare di Effetto Domino ho da subito percepito  che il suo nuovo progetto filmico avrebbe rappresentato per me una grande opportunità, sia dal  punto di vista interpretativo che esperienziale. Essendo stata protagonista del suo primo lavoro cinematografico, Piccola Patria, conoscendo e stimando profondamente la visione, le regia ed il  modo di lavorare sul set di Rossetto, sono da subito stata felice della sua proposta e del personaggio che mi ha  chiesto di interpretare. Abbiamo lavorato moltissimo, tutti insieme ed è stato un piacevolissimo  lavoro di squadra anche perché sul set ho potuto rincontrare il fantastico cast di attori con i quali avevo già lavorato in Piccola Patria ed è  stato meraviglioso, un po’ come tornare in famiglia! Ma la mia esperienza è poi continuata in  studio di registrazione perché ho avuto il piacere di scrivere e interpretare il brano Anime  Liquide, presente nella colonna sonora del film.

Come nasce la tua passione per il mondo dello spettacolo?

Più che “il mondo dello spettacolo” mi sento appassionata a questo mestiere meraviglioso fatto di  corpo, di relazione, di ascolto, di ricerca di umanità e di senso. Tutto è nato quando a 21 anni, in un momento di crisi personale mi sono ritrovata a far parte di un gruppo di teatro di  integrazione rivolta a giovani provenienti da realtà disagiate e lì, per la prima volta i miei  polmoni hanno percepito di poter respirare.

Durante il tuo percorso professionale ti sei mai detto “Ma chi me lo ha fatto fare?”

No. In primis perché questo non è un lavoro che si può fare per “obbligo” ma piuttosto per amore. Certo, ci sono  dei momenti di tensione e di grande difficoltà, che per me, a dire il vero, si rivelano soprattutto  nelle situazioni in cui mi ritrovo a fare i conti con me stessa, i miei limiti e le mie  problematicità. Questo è un lavoro che mi mette allo specchio ogni giorno e a volte guardarmi per ciò che sono non  è facile per me ma per quanto mi possa spaventare o costare fatica ed impegno non credo mi chieda
di fare più di quanto ciascun lavoro richieda a chiunque. Impegno, dedizione, sudore, energia e  piedi per terra. E per ciò che mi costa fatica non voglio disperare o imputare la responsabilità a  terzi perché nessuno “me l’ha fatto fare”, io e questo lavoro, per ora ci siamo scelti e anche se scegliersi non significa per forza percorrere strade in discesa non ho momenti in cui desidero  fuggire alla responsabilità che sottende a questa mia scelta. Mi sembrerebbe poi di mancare di  rispetto nei confronti di tutte quelle persone che nel mondo si trovano a dover affrontare realtà  durissime che non hanno scelto o che non possono non affrontare.

Maria Roveran, tra le attrici più eclettiche della nuova generazione, si racconta a Off.
Maria Roveran Ph. Massimo Calabria

Nei momenti più complicati, chi o cosa ti ha dato la forza per andare avanti?

Tante persone e tanti eventi della mia vita mi danno la forza di andare avanti. Paradossalmente anche i momenti in cui le zone d’ombra si fanno più sentire, è lì che poi mi sono accorta, si gettano i semi della creatività, del desiderio e della resistenza. Non credo si possa vivere solo di “giostre a pedate”, le spinte a volte vengono – apparentemente – a mancare ma è proprio lì che qualcosa d’altro e di profondo può immaginare di prendere vita. Io ho la fortuna e, devo dire, anche la capacità di circondarmi di persone speciali. Con alcune di loro condivido anche i mio percorso artistico, come ad esempio Taiga, la mia Agenzia o Giovanni Schievano compositore con il quale ho collaborato per la registrazione del brano Anime Liquide presente nella colonna sonora del film Effetto Domino.

Il luogo comune che proprio non sopporti del mondo dello spettacolo?

A volte faccio proprio fatica a sopportare quando mi viene detto “sei un’attrice, sei brava a fingere e a mentire!”. Lo trovo semplicemente stupido. Tutti recitiamo, tutti fingiamo, tutti mentiamo. Tutti gli esseri umani lo fanno, anzi, tutti gli esseri viventi lo fanno! Di continuo. La differenza tra chi fa l’attore e chi non lo fa sta nella consapevolezza. Un bravo attore sa riconoscere quando sta recitando e per contrasto può decidere di non farlo o quando non farlo. Una qualsiasi persona che non abbia a che fare con la recitazione potrebbe non accorgersi di recitare per tutta la vita.

Come hai trascorso le vacanze estive?

Sono tornata a casa per rigenerarmi un po’ e ho condiviso del buon tempo in compagnia di amici e persone care inviando desideri alle stelle.
A quali progetti ti stai dedicando?

Sto scrivendo nuovi brani, mi sto preparando per il prossimo film del quale ancora non posso purtroppo anticiparvi nulla e mi sto dedicando ad un nuovo progetto al quale credo molto…non vedo l’ora di potervene parlare!

Il prossimo step della tua carriera che ti piacerebbe raggiungere?

Mi piacerebbe poter fare un bel stand up comedy, essere la prossima madrina del Festival di Venezia, e poter prestare voce al pinguino Pingu.

L’episodio OFF della tua carriera?

Ho un episodio OFF che mi accompagna tutti i giorni della mia vita: sono un’attrice sempre in tuta,  scarpe da ginnastica e t-shirt e con il tempo ho maturato una serie di sostenitori che sia  attraverso i social che di persona si adoperano in tutti i modi nel tentativo di farmi vestire meglio. Giuro che ci sto lavorando.

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