Le difficoltà dei giovani artisti che cercano spazio e credibilità nell’attuale scena musicale sono raccontate da Viola Thian nel suo album d’esordio “Sottozero” (Rossoarancia/Warner Music Italy). “Per me rappresenta una sorta di ingresso ufficiale nel mondo della musica”, commenta la cantautrice di Fano.
Sette i brani contenuti in questo disco, tra i quali “Bono Vox”, singolo che parla di pianti, amore e nostalgia e che è stato realizzato insieme con Zic. Spicca anche una cover, “Sayonara” di Gazzelle: “L’ho voluto inserire perché è un brano a cui sono molto legata, che mi fa rivivere delle emozioni forti”.
Classe 1997, Viola Thian si è appassionata alla musica da adolescente, subito dopo aver abbandonato la ginnastica ritmica. “Sono una ragazza di ventidue anni che ama andare a camminare con un bel sottofondo musicale che le permette di fantasticare e staccarsi dalla vita quotidiana” dice di sé. “Quando mi immergo nella mia musica, è come se andassi via, mi assentassi per un po’ dalla mia vita ordinaria per entrare in un altro universo, dove l’immaginazione è elevata all’ennesima potenza e dove mi sento serena perché tutto mi sembra possibile”.
Decisivo, per lei, l’incontro nel 2016 con Michele Giardina, il suo attuale produttore. Ma considera significativa anche l’esperienza vissuta con Luca Barbarossa: nel 2017 ha duettato con lui in alcune date del suo tour. “Ho sicuramente imparato tanto in quell’occasione e in più devo dire che ci siamo divertiti un sacco, Luca è proprio forte”.
Ma cosa prova un’artista così giovane quando sale sul palco? “E’ sempre difficile perché ti esponi al giudizio, ma è anche il posto in cui le mie ansie e i pensieri svaniscono e mi sento veramente felice”.
Impegnata la prossima estate in una serie di live, confida, infine, il suo sogno nel cassetto: “Vorrei realizzare un brano che resti per sempre, una di quelle canzoni in cui la gente possa riconoscersi”.