La pioggia battente ed il caos urbano favorito dalla finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta non hanno impedito ad un folto pubblico di animare il vernissage della mostra “Leonardo Brivido Contemporaneo”, inaugurata mercoledì al Margutta Veggy Food & Art di Roma.
L’evento ha visto protagonista l’artista Marco Innocenti: ispirandosi all’arte del decollage di Mimmo Rotella, ha realizzato una serie di opere con una tecnica denominata “digital ricollage”, immagini stampate su tela ispirate sia al genio leonardesco che alle più iconiche locandine di celebri film italiani e stranieri.
Il risultato dà forma a un’autentica galleria visionaria che Marco Innocenti firma con lo pseudonimo Brivido Pop, in esclusiva per il Margutta di Tina Vannini come omaggio al più contemporaneo degli artisti del Rinascimento. Ne “Il vigile Vitruvio“, per esempio, la celeberrima icona tratta dal Codice Vitruviano si fonde con il classico omino stilizzato del grande Keith Haring, insieme a una serie di immagini che vanno da quella di Alberto Sordi nei panni del vigile urbano a Roberto Bolle teso nell’atto di danzare fino all’Adriano Celentano di Yuppi Du.
In “Campa Cavallo” l’artista riprende l’immagine elegante del quadrupede dipinto da Simone Martini nel ritratto equestre del Guidoriccio da Fogliano, nel Napoleone che attraversa le Alpi in groppa al suo fido Marengo dipinto da Jacques Luois David fino ai cavalli dei fumetti di Pecos Bill e di Tex Willer.
Una provocazione visiva continua quindi che ritroviamo in tutte le opere esposte da Gioc Jok che mette in contrapposizione il sorriso beffardo della Gioconda con quello del Jocker di Batman, al geniale Super Supper, un rimando al Cenacolo vinciano che vede insieme a Gesù i grandi artisti rinascimentali come Caravaggio e Raffaello in luogo degli apostoli.
Migliaia di manifesti fotografati e strappati uno dopo l’altro, uno sopra l’altro. “I ricollage Brivido Pop-spiega Marco Innocenti-hanno l’ambizione di essere delle quotidiane, piccole compresse di felicità”.
Leonardo è l’epicentro da cui partono scosse di puro piacere estetico che vogliono trasmettere al visitatore una serie di collegamenti e ricordi personali. La mostra curata dal critico Vittorio De Bonis resterò esposta fino al prossimo settembre.