Contro il collasso di civiltà, la “diva bottiglia” di Camillo Langone

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Contro il collasso di civiltà, la
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Dei miei vini estremi. Un ebbro viaggio in Italia (Marsilio, 2019, 170 pagine, € 15) è il nuovo libro di Camillo Langone: eccentrico, spesso (o sempre) controcorrente e propenso all’invettiva, una penna intelligente, provocatoria e lontano dal politicamente corretto.

In questo libro l’autore affronta un percorso nei vini in quanto bevitore e non in quanto degustatore. Il vino infatti è letteratura, geografia, arte, è un’esperienza personale legata al ricordo.

Camillo Langone è un amante dei vini dal gusto indipendente: di quelli che lasciano il segno. Quei “frizzantini”, il Lambrusco e, perché no, il vino “rosa”, perché “Se il vino di colore bianco lo si chiama “bianco”, se il vino di colore rosso lo si chiama “rosso”, il vino di colore rosa lo si deve chiamare “rosa“”.

E poi ancora, con impertinenza, un viaggio tra virtù di bevande e bevitori, con un’ampia digressione su ciò che gli piace e ciò che proprio no: come il vino toscano.

Infine, se la prende con “il collasso di civiltà” italiana, intravedendo nella Diva Bottiglia la salvezza dalla deriva della contemporaneità.