Se “Peppa Pig prende coscienza di essere un suino”

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Dall’8 al 10 febbraio al Teatro Argot Studio di Roma il monologo di un padre che cerca di capire il mondo di oggi, tra tv, consumismo e cartoni animati.

Il teatro, fin dalle sue origini, non è mai stato puro intrattenimento: è un modo per riflettere sulla società, per analizzarla senza filtri, presentandola al pubblico in una luce tagliente, da una prospettiva che faccia riflettere. Peppa Pig prende coscienza di essere un suino – Extended può sembrare un titolo che poco ha a che fare con questi alti intenti, ma la giocosa curiosità che il nome di questo monologo teatrale suscita può condurci ad esperienze inaspettate.

La premessa dello spettacolo è semplice, quasi banale: un giovane papà e la sua bimba di poco più di quattro anni. Dalle domande che ogni genitore si pone, sull’educazione e i valori da trasmettere ai propri figli, il suo monologo ci porterà a parlare di consumismo, satira, pedagogia, filosofia e arte. Dall’8 al 10 febbraio Davide Carnevali e Fabrizio Martorelli portano sulle scene del Teatro Argot Studio di Roma una pièce teatrale che ci racconta dell’influenza che la televisione, con tutti i suoi tormentoni, i programmi di consumo e, naturalmente, i cartoni animati, ha sulle nostre vite. 

Peppa Pig – Extended, che ha debuttato con successo lo scorso novembre al festival bolognese 2030, mette il pubblico davanti al personaggio di un padre, ma anche di un attore, che non è proprio sicuro che fare teatro sia poi tanto più appetibile che fare il commesso all’Esselunga di Viale Papiniano. Lo spettacolo si sviluppa con passo incalzante, tra riflessioni sull’educazione, sulle mode contemporanee e sulla perdita di valore di ogni autentico gesto artistico, passando per Marzullo e Sgarbi nei talk show, citando persino le Pussy Riots, e finendo con immagini di programmi tv pop mescolate alla filosofia tedesca.

Ma dove potrà mai condurre questo bizzarro monologo? Peppa Pig prende coscienza di essere un suino, ci aveva annunciato il titolo; tra qualche risata, alcune riflessioni, ed un po’ di introspezione, anche il padre ed attore protagonista dello spettacolo impara a mettere in gioco ed analizzare anche se stesso.I