Alle porte d’Europa, nell’Ucraina orientale, si combatte una guerra sanguinosa, già costata la vita a quasi diecimila vittime civili, che la maggioranza dei media occidentali censura però con un muro di imbarazzato silenzio.
Per diffondere in Italia la voce del popolo del Donbass, ormai da quattro anni bombardato dal governo di Kiev, si è costituito a Torino il Centro di Rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk: si tratta di un’associazione registrata in Italia e riconosciuta ufficialmente dal Ministero degli Esteri della repubblica filorussa del Donbass, fondata nel 2014 con un referendum popolare per resistere al golpe di Euromaidan e respingere l’ingresso nell’Unione Europea e nella NATO.
Sin dalla costituzione nel 2016, la Rappresentanza ha organizzato convegni e mostre fotografiche per raccontare le quotidiane violazioni degli accordi di pace che si ripetono in quella regione, ha presentato presso la Camera dei Deputati il rapporto del Commissario ONU per i diritti umani, ha assistito nel conseguimento dell’asilo politico i cittadini di Donetsk fuggiti in Italia dalla guerra, ha promosso il gemellaggio tra gli studenti delle nostre università con quelli iscritti negli atenei della Repubblica popolare.
Recentemente l’associazione ha coordinato anche un’attività umanitaria di raccolta fondi, promossa dall’organizzazione dei tifosi juventini “Quelli di via Filadelfia”, per pagare le spese mediche a due bambini orfani di guerra affetti da patologie oculistiche e scheletriche, così da realizzare il loro sogno di giocare a calcio.
Il responsabile della Rappresentanza Maurizio Marrone è stato insignito dal Presidente della Repubblica di Donetsk della massima onorificenza dello Stato, l’Ordine dell’Amicizia, come segno di fratellanza verso il popolo italiano.