Tra Metafisica e Surrealismo si è sempre risolta la dicotomia estetica di Ciro Palumbo, che è un solido pittore della tradizione la cui tecnica e il cui virtuosismo risplendono manifesti in tele di algida compostezza formale e al contempo di raffinato lirismo.
La sospensione del soggetto, quasi sempre una figura immersa in un paesaggio onirico, è data dal tema, spesso di natura mitologica, che ne esalta la natura archetipica allontanandolo dal presente stretto e riconducendolo nel tempo presente assoluto, una sorta di presente gnomico, di sentenziosa forza, che comprende passato e futuro.
Così i suoi lavori appaiono in una dimensione altra, al di là della fisica, una dimensione appunto metafisica che costringe lo spettatore ad interrogarsi, in una sorta di cortocircuito cognitivo, in uno spaesamento perenne aumentato dalla – in apparenza – tranquillizzante dimensione trasognante dei colori.
Nell’ultima produzione Ciro Palumbo aggiunge l’elemento pop, con un’ironia quasi situazionista, spiazzate, che riattualizza nella contemporaneità Dei ed Eroi facendoli precipitare dall’Olimpo fin dentro la comunicazione di massa dove Achille può ben essere scambiato per Superman e viceversa, Ares per Batman, ed entrambi usare Facebook per comunicare.
Inaugurazione martedì 23 ottobre alle ore 19.00
Opere esposte dal martedì 23 ottobre domenica 11 novembre presso lo Spazio eventi, Piano 3, del Mondadori Megastore Piazza Duomo
Mostra inserita nel Progetto st art a cura di Angelo Crespi
Ciro Palumbo – Biografia
Nato a Zurigo nel 1965. Il suo percorso artistico prende l’avvio dalla poetica della scuola Metafisica di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per reinventarne tuttavia i fondamenti secondo un’interpretazione personale del tutto originale. Nella sua ricerca procede attraverso momenti di contemplazione e silenzi metafisici, a cui si contrappongono espressività notturne e intimamente travagliate, dove si respira netto il distacco dall’immobilità silente che abita le tele del Pictor Optimus. Le sue opere si presentano dunque come palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. Ciro Palumbo non è solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria. Curioso ricercatore e studioso, lavora da qualche anno anche sul tema del Mito, interpretando la mitologia classica in chiave squisitamente moderna, e dandone una lettura profondamente colta e suggestiva. L’artista riesce dunque a sublimare e contestualizzare i miti antichi in spazi al di fuori del tempo, dimostrando la loro contemporaneità.
La sua formazione di grafico pubblicitario lo porta ad esercitare per anni la professione di Art Director in Agenzie pubblicitarie di Torino. È durante questo percorso che scopre ed amplia le sue capacità visive e compositive. Successivamente, l’esperienza in una moderna bottega d’arte e la conoscenza di alcuni Maestri contemporanei, lo conducono ad approfondire la tecnica della pittura ad olio con velatura. Negli ultimi anni l’artista si dedica con successo anche alla scultura donando tridimensionalità, attraverso la terracotta, ai topos della sua poetica.
Palumbo inizia la sua attività espositiva nel 1994, e ha al proprio attivo un centinaio di mostre personali in tutta Italia. Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia, padiglione Piemonte.
Tra le esposizioni internazionali sono da segnalare la presenza all’Artexpo di New York, al Context Art Miami, le mostre personali a Providence (USA) e in Svizzera a Bellinzona. Alcune opere di Palumbo sono presenti all’interno della collezione della “Fondazione Credito Bergamasco”, presso la “Civica Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino” di Monreale (Pa), al Museo MACIST di Biella, al Palazzo della Cultura e al MACS di Catania. Hanno scritto della sua produzione artistica Angelo Crespi, Alberto Agazzani, Flaminio Gualdoni, Alessandra Redaelli, Aldo Nove, Ivan Quaroni, Luca Nannipieri, Angelo Mistrangelo, Tommaso Paloscia, Alessandra Frosini, Alberto D’Atanasio, Stefania Bison, Francesca Bogliolo, Paolo Levi, Vittorio Sgarbi. Le sue opere sono pubblicate su importanti annuari e riviste di settore, inoltre alcuni dipinti si trovano all’interno di collezioni istituzionali e private in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Torino.