
L’intensa ritmica della musica Jazz, regina indiscussa delle improvvisazioni sonore e regno delle viscerali libertà espressive, deve certamente parte del suo brillante evolversi a influenze italiane.
Il più recente Jazz di matrice nazionale ha infatti dato vita a un ampio numero di composizioni che si sono rivelate cruciali nello sviluppo storico e culturale dell’intero genere.
Un connubio funzionante quindi quello tra italiani e musica jazz, che si celebra a New York con la nona edizione dell’Italian Jazz Days Festival, una manifestazione all’interno della quale si colloca anche il progetto indetto dal Comune di La Spezia Italian Joung Song Book, finanziato dal bando SIAE S’illumina.
Un insieme di serate, che avrà luogo fino al 13 ottobre, durante le quali tredici musicisti italiani, tra cui il pianista Simone Locarni (già vincitore del premio Nicola Tiberio al Festival Internazionale del Jazz di La Spezia), riempiranno dell’armonia magica e sublime tipica del genere, sei differenti jazz club newyorkesi, accompagnati da artisti del calibro di Antonio Ciacca, Marcello Pellitteri, Bruce Barth e molti altri.
La manifestazione è un vero e proprio gemellaggio artistico tra il già citato Festival ligure e quello di New York, l’obiettivo è creare cultura e arricchire i musicisti e il pubblico con esperienza e conoscenza tipiche dell’ebbrezza jazzista.