Autunno e tv: un connubio vincente. Come un film già visto tutto riparte, compresi i reality show. Al via il Grande Fratello Vip tra polemiche e presunte bestemmie.
Dopo i racconti hot di un’improbabile Lisa Fusco e i dubbi sul fatto se la Marchesa d’Aragona sia veramente una Marchesa, ecco che anche in questa edizione sembrerebbe spuntare la prima bestemmia. Presunta naturalmente. Protagonista del fattaccio Francesco Monte, ex tronista defilippiano ma soprattutto ex cognato di Belen Rodriguez.
Con una professione ancora poco certa, il ragazzotto partecipa a questo e quell’altro reality e, se proprio dobbiamo dirla tutta, non ne esce mai benissimo. Ricorderete sicuramente il caso del “canna gate” a L’Isola dei Famosi che lo vide protagonista indiscusso, accusato dalla collega Eva Henger. La Henger torna anche in questa occasione a puntare il dito contro Monte. «In molti mi dicono che ha bestemmiato.
Perché non è stato eliminato? Perché non si è visto il video?». Insomma, quella della Henger sembra essere una vera e propria crociata contro Monte e, per disputare il tutto, si sceglie come sempre il salotto di Barbara d’Urso che, tra una faccetta e l’altra, cade dalle nuvole. Ca va sans dire …
Se Barbara ci marcia non si sa ma una cosa è certa: la bagarre e il circo televisivo le piacciono tanto. Dalle liti tra pseudo opinionisti senza curriculum ai tanti personaggi scovati sul web e in chissà quale buio camerino. In queste poche puntate di Domenica Live e Pomeriggio Cinque abbiamo già incontrato un tizio che per somigliare alla bambola Ken, noto compagno della bambola Barbie, gli dà di bisturi che è un piacere, o ancora la Donna Barbuta, modella curvy diventata simbolo mondiale della lotta al bullismo.

Insomma, da un lato una persona che alla ricerca della propria identità, evidentemente carente, ricorre alla chirurgia estetica per somigliare a qualcun altro, o meglio a qualcos’altro; dall’altro una donna che, a causa di una rara patologia che le fa spuntare peli sul corpo, decide di tenere la barba lunga e pettinata e di fregarsene delle critiche e delle violenze psicologiche.
Due casi che apparentemente “cozzano” tra loro ma che, se vogliamo, come comune denominatore hanno “la libertà”. Beh, se Gaber diceva che la libertà è partecipazione, credo che qui si stia partecipando un po’ troppo. Forse.