Lavinia Savignoni porta in scena le manie del corpo perfetto

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I Solisti del Teatro è uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale e artistico dell’estate romana. La storica rassegna, diretta da Carmen Pignataro, celebra quest’anno un prestigioso traguardo, quello dei 25 anni; ogni anno è stato vissuto come un nuovo respiro di creatività, funzionale a delineare nuovi percorsi culturali e a consolidare il Festival come un privilegiato punto di osservazione del mutamento dell’arte e della società. Dal 19 luglio al 7 settembre, all’interno dei Giardini della Filarmonica Romana, I solisti si proporranno al pubblico con un variegato programma che unirà la passione per il teatro, l’attenzione alle tematiche sociali e quel pizzico di sana follia che da sempre caratterizzano la rassegna. Mercoledì 25 luglio alle 21.30 sarà la volta de Il Corpo Perfetto, di e con Lavinia Savignoni.

Com’è nato questo spettacolo?

Si tratta di un progetto nato due anni fa dopo una brutta esperienza imprenditoriale. Avevo aperto una società con un’amica per aprire un Juicebar. L’attività è naufragata in breve tempo, ma durante quel periodo ho conosciuto un mondo di manie ed esagerazioni che mi hanno colpito profondamente. Terminata l’esperienza imprenditoriale ho deciso di “usare” artisticamente quello che mi era successo. Al Duse International di Francesca De Sapio, un centro permanente di formazione per attori professionisti, attraverso improvvisazioni e momenti privati ho cominciato a “buttare giù” dei monologhi. Dopo qualche tempo mi sono resa conto di avere uno spettacolo.

Cosa racconta nei monologhi dello spettacolo?

Faccio il verso alla nevrosi che c’è dietro queste ossessioni per la perfezione. Un’attenzione esagerata a cibo, benessere, essere sani. Tutto questo nasconde vere e proprie manie ossessive. L’obiettivo è raggiungere questo corpo perfetto. Un corpo perfettamente funzionante e talmente efficiente che ti permette di generare vita anche oltre il tempo limite.

Nello spettacolo interpreta un personaggio?

Sì, sono una naturopata che si sta dedicando alla divulgazione del suo metodo. È promotrice di un certo tipo di alimentazione e stile di vita. E si sforza nel dare un’immagine di sé forte, sana e pulita. Tuttavia, ha un atteggiamento molto rigido nei confronti di queste regole. Il suo modo di fare cade continuamente nell’ostentazione di questa presunta perfezione estetica e di stile di vita. La donna che racconto ha perso ogni senso della misura. Io provo a dare un taglio dissacrante. Credo sia importante trovare un equilibrio nella vita. Gli estremismi non fanno mai bene.

Quanto c’è del tuo passato di ballerina in uno spettacolo intitolato Il corpo perfetto?

Un ballerino ricerca costantemente la perfezione. Si allena tutti i giorni per fare cose perfette. Il personaggio che interpreto nello spettacolo da bambina sognava di diventare una ballerina classica ma non poté perché troppo. cicciottella. Ci sono alcune parti biografiche. I consigli della naturopata, per esempio, li ho vissuti sulla mia pelle. Molte frasi le ho sentite rivolte direttamente a me. Mi sono divertita a raccontare un tipo di femminilità violenta e aggressiva. Del mio passato di ballerina c’è un teatro molto fisico che è quello dal quale provengo e che mi appassiona da sempre.

Anche la regia dello spettacolo è sua, come mai questa scelta?

Ho chiesto tanti consigli ad amici attori, registi e adetti ai lavori ma tutti mi hanno detto che lo spettacolo era già pronto e che non c’era nulla da aggiungere. Mi sarebbe piaciuto farmi dirigere da un bravo regista ma è andata così. È una grande responsabilità.

Prossimi progetti?

Nel 2019, vorrei portare Il corpo perfetto tradotto in inglese al Fringie Festival di Edinburgo. Spero che possa avere un riscontro a livello internazionale.

Ci racconta un episodio OFF della sua carriera?

Ero piccolissima, non avrò avuto nemmeno 18 anni, e facevo la modella. La mia agenzia mi mandò a fare la modella per Uno Mattina. Dovevo sfilare con i gioielli della Corona; ci diedero dei cuscini con in mano questi gioielli. Io, durante la diretta, inciampai sul cavo della telecamera. Mi rialzai subito e continuai a sfilare. Una volta tornata a casa, c’era mia mamma disperata: “ma che hai fatto? Stanno cercando i gioielli della Corona”. La conduttrice Livia Azzariti raccontava che tutto lo studio stava cercando questi diamanti che si erano sparpagliati per terra durante la mia caduta. Temevo potessero chiamarmi per chiedere i danni…