Ecco le vere dive del cinema

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Gina Lollobrigida – agi.it

Ieri era il compleanno della splendida Gina Lollobrigida, per tutti “la Lollo”: 91 candeline. E’ stata la diva di “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini, notissimo anche a chi non s’intende di cinema e la sua bellezza e il suo stile hanno rappresentato l’Italia nel mondo. Ha lavorato con i più grandi, in Italia e all’estero. lei splende nel Pantheon delle Dive, insieme a Claudia Cardinale e Alida Valli. E in un momento del nostro recente passato in cui attrici e aspiranti attrici si prodigano in una pericolosa attività di “infangamento” ex post di attori e registi (saranno vere le dichiarazioni delle famose “10 ragazze” sulle attività predatorie di produttori e registi di cui tanto si discorreva nei giorni ormai fuori moda del famigerato “caso Weinstein”? E quanto corrispondevano alla realtà dei fatti?), noi amiamo ricordare le dive di un tempo che ci pare lontano, quando ad essere messe in gioco erano professionalità, bravura e bellezza, come “la Lollo” appunto. (Redazione).

Adorabili, caserecce, dolcemente capricciose, fatte di sguardi, sorrisi, cenni, linee perfette e morbide; hanno sedotto, creato stupore, incantato. Dive di altri tempi , di un’altra categoria in confronto a quelle di oggi molto social e alla portata di chiunque.
Donne come Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale o Alida Valli, tanto per citarne alcune, muse che hanno conquistato le folle…con l’arte della seduzione nel sangue.
E tutte hanno collezionato amanti come petit mouchoirs! Anche molto più giovani d’età.
Alla Lollo, ad esempio, piaceva particolarmente la carne fresca. Disse che i giovani facevano sempre su di lei pensieri terribili… e relativi peccati!
Una donna audace che, ad inizi carriera, posò per i fotoromanzi sotto falso nome. Poi incontrò a Cuba, Fidel Castro:
“ …avevo prenotato un albergo ma mi fecero andare in una villa; quando è arrivato ero in accappatoio, non volevo incontrarlo in quelle condizioni ma ho dovuto e siamo rimasti due ore a parlare. Poi mi ha regalato l’orologio che aveva al polso.”
Vide anche piangere Marilyn Monroe, ma soprattutto si sposò ultrasettantenne con un uomo di quaranta anni più giovane! Un toy boy che, in un intervista, dichiarò:
“Lei aveva 79 anni e io nemmeno 36. Eravamo nella villa di Gina, sull’Appia Antica e quando ci siamo visti per la prima volta non abbiamo nemmeno parlato. Abbiamo scopato subito. Scopavamo in una stanza al piano terra, tutta nera e piena di specchi che lei aveva arredato personalmente.” Altro che Fata Turchina!

Cardinale Claudia (Adnkronos)

Bella, bruna, formosa, Claudia Cardinale, sex symbol elegante, selvaggia ed irrequieta, sinonimo di «gioia, libertà e audacia», una donna che accarezzava ghepardi sulla testa come fossero gattini. Disse di lei Federico Fellini:
“…quegli occhi che guardano con gli angoli accanto al naso, quei capelli bruni lunghi e spettinati… quel viso di cerva, di gatta, e così passionalmente perduta nella tragedia.”
Il regista riminese la faceva sentire, nonostante avesse girato un solo film con lui, la più bella, la più speciale di tutte, la più importante. Fellini fece esprimere al proprio alter ego, Marcello Mastroianni, una reverente dichiarazione d’amore all’attrice: “Quanto sei bella, mi metti in soggezione, mi fai battere il cuore come un collegiale… bellissima, giovane e antica, bambina e già donna, autentica, misteriosa.”

È lui il primo a volerla non doppiata: quella voce caratteristica che, per merito suo, viene finalmente rivelata sul grande schermo, aggiunge ulteriore fascino a quello già irresistibile, derivato dall’intensità dello sguardo e la magnificenza dei tratti.
David Niven disse di lei:“La più bella invenzione italiana…dopo gli spaghetti!”. E in effetti l’attrice si rende conto, con un certo divertimento, di attrarre gli uomini; ebbe un flirt con Jean Paul Belmondo, fu corteggiata spietatamente da Ugo Tognazzi, fu compagna del produttore Franco Cristaldi e del regista Pasquale Squitieri. Metteva a disagio, con il suo prorompente aspetto fisico; 1,70 cm distribuiti su curve naturali esuberanti, a partire da una quarta di reggiseno. Nel film “Il magnifico cornuto” possiamo ammirarla in una scena molto sensuale, in cui si fa spogliare da tanti uomini…disse: “Le donne che fanno il mio mestiere spesso sono disperate. Gli uomini, solitari, quasi sempre e quasi tutti: aspettano di esprimersi solo davanti alla macchina da presa. Che Dio conservi tra noi gli ironici, quelli che amano la vita più del loro lavoro. E soprattutto i pazzi”

                                            

Alida Valli in Senso – fonte Pinterest

Ha soltanto 16 anni quando interpreta la Bella Sulamita nel Feroce Saladino e la critica le attribuisce una “grazia sbarazzina”. Ragazza ribelle, dolce e tormentata, dal viso d’angelo, Alida Valli ha già fatto impazzire tutti d’amore. Un paio d’anni e farà impazzire l’Italia. Con le sue mitiche camicette bianche, gli occhi azzurro lavanda, il sorriso malizioso e lo sguardo intenso, e un amore smodato per la cioccolata, fa innamorare, ondeggiando tra candori di bambina e fuochi di donna. Alida è l’incanto.
“Il suo volto – dice un critico – sembra un cammeo.” Buca lo schermo e lo accende di luce. Si innamora di un playboy e aviatore, che in omaggio alla sua bellezza le riempie una vasca da bagno di champagne. Sono tutti innamorati di lei, attori, registi, compagni di lavoro, amici, conoscenti, tutti gli italiani. Anche il cinema americano la vuole perché è la più bella delle italiane, di una bellezza solare, e ne è incuriosito. Soltanto Frank Sinatra, di cui lei si innamora per la sua voce e le canzoni che cantava, non la prende mai in considerazione. Gli uomini la desideravano, ma lei si sentiva profondamente sola. I suoi occhi hanno visto tanto, forse troppo… ma il suo cuore ha collezionato amori infelici. Troppo bella per essere veramente amata, troppo grande per incontrare un amore degno di lei. È una donna fredda, dicono, ma è stata capace di dire:
“ La vita si consuma in un lampo…”

Ma noi le abbiamo amate tutte, comunque, le dive divine del cinema italiano, per la bellezza, il fascino, la bravura, lo charme, perché sono state materia per i nostri sogni erotici. Sono entrate dentro di noi, catturato le nostre emozioni, preso l’anima e i sensi. Facevano un passo e di colpo si accendevano mille candele. Lasciavano il segno creando stupore ed una punta di smarrimento.
Farsi sedurre è perdersi e poi, forse, ritrovarsi cambiati. Il profumo intenso della seduzione di queste creature infuocate, è rimasto intatto nel tempo e ancora oggi ci cattura.

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