Dopo il successo ottenuto con il primo lungometraggio, Into Paradiso del 2010, Paola Randi torna in sala, da giovedì, con il secondo film, da lei scritto e diretto, Tito e gli Alieni –premio per la regia e migliore attore protagonista al Bif&st; una produzione Bibi Film e Tim Vision, distribuito in Italia da Lucky Red.
E’ la storia di un astrofisico (Valerio Mastandrea), che vive isolato nel deserto del Nevada, accanto all’Area 51, alla infruttuosa ricerca di un qualche suono proveniente dallo spazio profondo.
Ma è dalla morte dell’amata moglie, avvenuta sei anni prima e con la quale condivideva la ricerca scientifica, che oramai trascorre le proprie giornate su un divano, indossando occhiali da fabbro e delle cuffie, con accanto un’antenna perennemente rivolta verso il cielo, del tutto incapace di elaborare il proprio lutto. “Ogni volta che muore un uomo (“una donna” ndr) è un intero universo ad andare distrutto” (K.Popper).
Il suo unico contatto con il mondo reale è Stella (Clemence Poesy), una ragazza solare che organizza “matrimoni spaziali” per turisti a caccia di alieni, la quale provvede ai suoi spostamenti e a recapitargli le provviste di viveri.
Tutto questo fino a quando suo fratello Fidel (Gianfelice Imparato), che vive a Napoli, gli invia un video messaggio comunicandogli l’arrivo di Anita e Tito (Chiara Stella Riccio e Luca Esposito) – di 16 e 7 anni – nell’imminenza della sua morte.
I due orfani che sognavano l’America, si trovano così catapultati nel deserto del Nevada, nel bel mezzo del nulla, in cui la scarsa comunità locale sembra vivere nell’attesa dell’arrivo degli alieni, con uno zio incapace di prendersi cura di loro.
Apparentemente una commedia “spaziale”, il nuovo film di Paola Randi è un gioiello che racconta con simpatia (complici le battute in napoletano dei due giovinetti) e sapiente leggerezza il tema della vita e della morte, dei ricordi, del lutto e della perdita.
«E’ una storia piccola di gente sospesa, sperduta in un luogo immenso: l’Area 51, il posto misterioso dove si dice vivano gli alieni. Una terra desolata come la Luna dell’Orlando Furioso, un luogo dove l’umanità ritrova quello che ha perduto».