Viviamo in un’epoca che sta compiendo un attentato all’identità e alla Tradizione: un’epoca assopita, divelta dalla fonte originaria. Questo tramonto è il declino dell’uomo, l’estinzione della sua individualità e del suo centro volitivo.
L’attentato all’identità dell’uomo tipica di questa epoca, come il crollo della famiglia, la multietnicità, il crollo di ogni differenza fra individuo e individuo, trova, fortunatamente, uomini e associazioni di uomini che le resistono, e che le si oppongono con forza.
È il caso del Forum Julii Project, una associazione culturale che fonda il proprio operato sulla valorizzazione, sotto il profilo culturale, di una regione storica transfrontaliera della Penisola Italica, il Friuli, regione da sempre dotata di confini flessibili e variamente interpretabili ma dalla fortissima identità storica.
Diretta dal giovane Enrico Rossi e gestita da un direttivo di otto membri fervidi e appassionati fra cui lo scrittore Riccardo Prisciano, l’associazione opera con svariate attività culturali mirate alla riscoperta di quelle tradizioni e valori del territorio che delineano quel senso di appartenenza territoriale che sempre di più oggi è messo in discussione. Non dimentichiamo che Forum Iulii fu il nome con cui Giulio Cesare fondò la città di Cividale del Friuli e che poi assurse a nome di tutta la regione, a rimostranza delle nostre origini.
Da decenni i nugoli mediatici vogliono instillarci l’idea che l’Identità muta con le condizioni sociali, con le epoche storiche, si trasforma con le circostanze e poi muore. Ma alcuni uomini, nel loro petto, sentono che l’Identità non è un valore temporale, perché essa non diviene e non si trasforma, ma come il Fuoco dell’Essere essa è.