Qual era la realtร ? La ricostruzione era perfettamente reale, lโunica possibile, spiegava tutto, aveva il sapore inconfondibile della veritร . Il mistero era chiarito. Lโincubo era finito. Perchรฉ allora non provavo sollievo?[โฆ] Perchรฉ lโavvoltoio del dubbio non mi aveva lasciato? Sentivo la sua ombra volare in cerchi concentrici sopra la mia testa stordita.
Si trovava in Africa, a Nairobi per la precisione, Gian Pietro Calasso, regista e sceneggiatore. Stava scrivendo il film Lโavvoltoio sa attendere e quello che poteva essere lโinizio di una brillante carriera di uno dei piรน promettenti giovani registi italiani venne stroncato da un accadimento doloroso e misterioso: la morte dell’amatissima moglie Tsugako, in giapponese โporto di felicitร โ, che รจ anche il titolo del primo capitolo di unโautobiografia romanzata formata da una serie di capitoli, apparentemente indipendenti, ma connessi fra loro da personaggi e ambienti che li completano come un paesaggio in via di sviluppo, facendo progressivamente emergere la storia dellโio narrante.
Storia che prende lโavvio dallโaccusa della polizia di Nairobi di assassinio volontario, in un giallo in cui la realtร supera la fantasia, con lโ โassoluzioneโ finale e “un biglietto prepagato verso un nuovo โporto di felicitร โ“,
Nato a Firenze e formatosi negli Stati Uniti presso lโActors Studio di New York, Gian Pietro Calasso ha avuto come maestri Franco Zeffirelli, Marcel Marceau, Bertolt Brecht, Lee Strasberg, Billy Wilder e ha ottenuto riconoscimenti molto importanti, come il premio MystFest per la sceneggiatura del film Patto con la Morte e il premio della critica giapponese per la regia dell’Enrico IV, messo in scena a Tokyo.
Eโ anche autore di fotografia e, oltre alle pubblicazioni sullo spettacolo, ha all’attivo due libri sulla disciplina: Narcissusโ Eros / LโEros di Narciso (Leonardo Arte, Mondadori) e Los Angeles Now here-Nowhere (De Luca Editori dโArte). Ha inoltre insegnato in tre universitร , fra cui UCLA di Los Angeles e La Sapienza di Roma.
In questa sua ultima uscita editoriale titolataย ย Dall’Inferno a Hollywood (DM edizioni, 2018, 300 pagine, โฌ 19,90) Gian Pietro Calassoย ricorda la gioventรน, gli eventi topici della sua vita e le personalitร strepitose incontrate (con molte delle quali ha collaborato) come Balthus, Audrey Hepburn, Dustin Hoffman, Ezra Pound, Paul Newman, Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir:
ยซDunc, tu comprends, JEAN PIERRE, nโest pas?ยป Concludeva un lungo discorso rivolto alla de Beauvoir. Poi, voltandosi verso di me, mi guardava diritto in faccia. ยซEt vous, de Beauvoirยป, aggiungeva, ยซVous nโรฉtes pas dโaccord?ยป
ยซBien sรปr, monsieur Sartreยป rispondevo (sentendomi osservato mi veniva automaticamente fatto di rispondere al posto della de Beauvoir).
Allora lui tornava a guardare lei.
ยซEh bien, Jean Pierreโฆยป le diceva, parlando a me. E poi: ยซEt vous, de Beauvoirโฆยปproseguiva, voltandosi verso di meโฆ
Un romanzo a chiave, come รจ stato definito Dall’Inferno a Hollywood, un mosaico in cui i pezzi si incastrano progressivamente, connessi fra loro da personaggi โstoriciโ del cinema, dellโarte e della letteratura e della filosofia, di cui emergono (anche) quei lati meno conosciuti da noi…spettatori.