
L’11 aprile 2018 Ilham Aliyev è stato rieletto presidente da una stragrande maggioranza di elettori in Azerbaijan.
Le elezioni presidenziali sono state monitorate da un gruppo di osservatori internazionali, provenienti da varie nazioni europee, tra cui Germania, Grecia, Polonia, Bulgaria e Slovacchia.
Secondo gli osservatori che hanno visitato numerosi seggi elettorali a Baku e nei suoi dintorni, si è trattato di una straordinaria occasione non solo di verificare la regolarità della competizione elettorale in Azerbaijan, ma anche di conoscere la ricca cultura del Paese e l’ospitalità del suo popolo.
Tutti gli osservatori internazionali presenti nei seggi elettorali hanno certificato la trasparenza del processo di voto, condotto in piena conformità con le norme e gli standard democratici.
Il senatore polacco Jerzy Wcisla (Piattaforma civile) e il parlamentare bulgaro Alexander Simov hanno sottolineato l’importanza del ruolo delle donne nella vita politica azera.
Udo Voigt, membro del Parlamento europeo, ha affermato che, per molti versi, le elezioni in Azerbaigian possono essere considerate più democratiche di quelle tedesche: «Gli ‘autoproclamati censori della democrazia’ in Germania non hanno ragioni per vantarsi: le procedure e le norme costituzionali sono scrupolosamente osservate a Baku come a Berlino. Se il presidente azero Aliyev ha ottenuto oltre l’80% dei consensi, ciò non è dovuto a brogli o intimidazioni ai danni delle opposizioni, ma all’efficacia della sua azione politica, sancita dal successo elettorale. Il regime tedesco antidemocratico della Merkel, che di fatto manipola le elezioni attraverso la propaganda dei media di Stato, l’indottrinamento scolastico, le intimidazioni e le dimostrazioni contro i patrioti, i divieti illegali ai congressi dei partiti dell’opposizione, e che sta tentando adesso di mettere al bando alcuni schieramenti avversari, come dimostra il caso dell’NPD e di introdurre una soglia di sbarramento al 3% alle elezioni europee, condannata in quanto incostituzionale dalla Corte tedesca, potrebbe trarre dalle recenti votazioni in Azerbaijan una grande lezione di democrazia».
Tra le cose che maggiormente hanno impressionato gli osservatori europei va segnalata la capacità dello stato Azero di difendere e promuovere la tradizione islamica, garantendo contemporaneamente la massima tolleranza religiosa.
L’esponente del parlamento slovacco Marek Krajci ha preso atto della bellezza della capitale del paese, Baku, che potrebbe diventare una meta fortemente attrattiva per i turisti europei in cerca di nuove e più sicure destinazioni, capaci di garantire condizioni di soggiorno confortevoli.
Il senatore Jan Rulewski, polacco, ha elogiato da parte sua, “lo spirito di tolleranza di Baku”, dichiarandosi particolarmente colpito dalla regolarità delle operazioni di voto, dopo aver visitato ben 8 seggi elettorali in quartieri diversi della capitale.
Infine il parlamentare bulgaro Pencho Milkov e il suo omologo greco Ioannis Kefalogiannis hanno espresso impressioni positive sui preparativi in corso per il prossimo Gran Premio di Formula 1 di Baku in programma il 29 aprile.