La violenza sui minori è l’argomento scelto dai fratelli Anthony e Vittorio Conte per il loro nuovo singolo, Foglie di un tempo (MM LineProduction Records / Universal Music Italia). «E’ un brano tratto da una storia vera, accaduta ad una persona a noi cara» spiegano i due autori. Con il pop raccontano, attraverso i due punti di vista opposti del carnefice e della vittima, di un doloroso passato che nonostante lo scorrere del tempo non può essere dimenticato. «La decisione di voler parlare di un argomento così delicato è venuta da sé. A volte la musica può essere uno strumento molto potente e il più delle volte si ha paura di prendersi la responsabilità di mostrare anche i lati negativi del mondo in cui viviamo, sorvolando il problema senza cercare una soluzione».
Classe 1993 (Anthony) e 1990 (Vittorio), i due fratelli sono cresciuti a pane e musica: «Ascoltavamo musica di ogni genere, specialmente artisti come Phil Collins, Spandau Ballet, Eric Clapton, Tears for fears, White Snakes, ma anche altri della scena Hip Hop come 2Pac, N.W.A, Run DMC».
Le loro carriere iniziano in maniera autonoma. Vittorio ha pubblicato gli album Sogno e realtà (2008) e Sono solo briciole (2012). Poi, dopo la scomparsa del suo produttore Piero Calabrese (Marco Mengoni, Giorgia, Alex Baroni), ha subito un crollo emotivo e psicologico che l’ha portato ad abbandonare momentaneamente i vari progetti discografici. Da qui l’idea di Anthony di formare un duo, concretizzatasi la scorsa estate con il primo singolo intitolato Faccio senza di te.
Oltre ad essere autori e compositori dei propri testi, Anthony e Vittorio hanno rispettivamente scritto e composto brani per altri artisti, come ad esempio Thomas per l’album Oggi più che mai (distribuito da Warner Music Italy), pubblicato lo scorso maggio del 2017, disco d’oro in meno di due settimane e vincitore del Premio Lunezia («Scrivere per un altro artista, in questo caso Thomas, porta a costruire il brano come un vestito in base alle caratteristiche dell’artista in questione»). Oggi i due dicono che vorrebbero scrivere per Emma, Francesca Michielin, Michele Bravi e Noemi e confidano che lavorare in coppia, e soprattutto lavorare tra fratelli, ha i suoi pro e i suoi contro: «Essendo fratelli conosciamo fin troppo bene il carattere di ognuno, di conseguenza è più facile gestire momenti di tensione perché non c’è un effetto “sorpresa”; al contrario, questo si può tramutare anche in un eventuale fattore negativo perché avere estrema confidenza ci porta a dirci le cose subito in faccia senza freni di nessun tipo, causando piccoli disguidi».
Attualmente stanno lavorando al loro album d’esordio, distribuito da Universal Music Italia: «Vi anticipiamo che sarà un album che parlerà dell’unione e la forza dei sentimenti visti da una prospettiva diversa; parlerà di storie vere che ognuno di noi ha vissuto e vive quotidianamente nell’arco della propria vita».