M° CHRISTIAN ANZINGER, cittadino austriaco e italiano, è nato a Linz (Austria) l’11 giugno 1954. Laureatosi in violino presso la Privatuniversität Anton Bruckner a Linz e l’Università di Musica a Vienna, insegna violino presso il Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano. È membro di giuria per i più importanti Concorsi Violinistici e dà numerose Masterclass a livello internazionale (compreso nel contesto Erasmus). È stato attivo come solista con orchestra e in duo con pianoforte. Oltre il violino, i suoi campo di specializzazione e di competenza specifica sono la musica di ensemble e orchestrale, la teoria musicale, la composizione (compresa la composizione corale), il canto, il pianoforte, la produzione e registrazione musicale, nonché la musica teatrale e la musica sacra, quest’ultima con particolare accento sui valori educativi che trasmette. Considera essere la sua missione insegnare il violino al più alto livello possibile, per far comprendere agli studenti l´essenza dell’arte.
Dal 2012, è Vicepresidente della Fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti”, Milano, il cui scopo è di portare, attraverso tutte le Arti, un arricchimento spirituale al mondo contemporaneo per aiutare persone in difficoltà. Dal 2014, è anche membro del Comitato dell’Associazione scientifico-culturale “Pensare Oltre”, le cui finalità sono di riaffermare i veri valori educativi nei giovani. Per il Maestro Anzinger, “lo studio della musica e di uno strumento è sempre un impegno spirituale; non è sufficiente parlare solo di tecnica o musicalità, perché i segreti della musica risiedono nella profondità dell’anima, e lì tutto è da scoprire. La musica è pura spiritualità e qui comincia il vero insegnamento”.
Il suo motto è “imparare sibi maximum imperium”.
Quando insegno il violino e l’arte ai miei studenti, sono profondamente immerso in me stesso per percepire il linguaggio del loro corpo, della loro anima e del loro spirito, così come del loro microcosmo interiore mentre suonano un qualsiasi capolavoro, dando loro la possibilità di interpretarlo con uno stile nobile e autentico, personale e artistico. Tutte le più minute imperfezioni nel loro corpo, anima e spirito si manifestano in un suono impuro, non pulito e non spirituale (all’inizio non udibile a chi suona). Cerco di far loro capire cosa sia “l’occhio interiore” con il quale raggiungere i valori più alti dell’arte. Possono così sperimentare il fluido dell’arte mentre suonano per indirizzare dalla loro interiorità la tecnica e l’interpretazione nell’unità del corpo, dell’anima e dello spirito. Allontanando così ogni musica che sia solo pertinente ai sensi corporali (che creano dannose interferenze), possono sentire in verità il loro reale suono che in tal modo ha acquistato profondità e sapore spirituale, creando empatia per gli ascoltatori.
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L’artista opera e crea nel mondo fisico, ma lo fa quale essere spirituale. Egli imprime alle forme e alle forze fisiche ciò che il suo spirito ha inventato e generato. Egli ha dunque, quale messaggero del mondo spirituale, il compito di incorporare lo spirituale nel mondo fisico. Egli deve assumere il corpo fisico come uno strumento. Ciò che agisce attraverso il corpo fisico dell’artista è Lo Spirito. Da tale spiritualità partono gli intenti, le direzioni per l’azione entro il mondo fisico dell’artista. Egli e la sua arte sono un immagine o un’ombra del vero essere spirituale cui appartiene. Lo spirito si manifesta nell’artista sopratutto attraverso il pensiero purificato. Per l’artista il punto di partenza per creare è il suo pensiero. Il pensiero è una forza che fa penetrare l’artista nelle profondità della sua propria esperienza per imparare a raggiungere mete altissime. Egli non sentirà più il timore di sbagliare, perché può avere fiducia in se stesso e consapevolezza nel suo talento. La volontà ormai purificata risente di una rilassatezza interiore che lo porta ad avere una leggera ma potentissima concentrazione.
Tutte queste abilità interiori provengono però dalla memoria e dalla ragione per sviluppare il pensiero interiore che gli darà l’impulso nella creazione del’arte, perché ogni conoscenza giace nelle profondità dell’anima umano. Chi sceglie questa arte di divenire interiormente e abbandona i vecchi metodi di insegnamento sperimenterà presto il raggiungimento delle mete artistiche prefisse.
Le mie riflessioni sono influenzate dal pensiero di Rudolf Steiner e dalla Trinità di Sant’Agostino. Per migliorare il sistema scolastico italiano l’arte dovrebbe essere insegnata agli studenti di ogni grado. Il valoroso progetto dei “Maestri d’arte” di PENSARE OLTRE è per me una viva speranza di poter creare un Nuovo Rinascimento per l’infanzia.