L’Unione Nazionale Vittime UNAVI è un’associazione che si batte per la tutela delle vittime di reati violenti e i suoi familiari. L’associazione, nata proprio dalla volontà delle vittime è stata presentata alla Presidenza del Senato il 5 Luglio 2017 dove erano presenti tutte le forze politiche. Il 12 Ottobre, sempre di quest’anno, l’associazione è stata in conferenza stampa alla Camera dei Deputati per puntare l’attenzione sulla revisione del rito abbreviato nel procedimento penale per quanto attiene i reati di tentato omicidio e omicidio e legittima difesa.
La necessità di fondare l’associazione nasce dalla presa di coscienza che oggi in Italia le condizioni di sicurezza sono diminuite in modo impressionante: il degrado dei valori di cultura ed etica della nostra società, unito all’immigrazione esponenziale e senza criterio e alle poche risorse destinate alle forze di polizia e carabinieri, hanno portato all’aumento di furti, rapine, aggressioni, stupri e omicidi, instillando nei cittadini quel senso di frustrazione e impotenza nei confronti di uno Stato che tutela paradossalmente i diritti di chi commette un reato dimenticando chi lo subisce.
Per l’Unione Nazionale Vittime tutto questo è in contrasto con il valore di Cultura e di Identità dell’essere umano: è necessario trasmettere il significato di diritto fondamentale alla propria identità culturale, il senso di appartenenza ad una terra e alle proprie radici, alla propria osservazione di ciò che è bene e di ciò che è male, da qui la consapevolezza del diritto inalienabile della libertà personale e il diritto a tutelare legittimamente l’incolumità di se stessi, dei propri cari e dei propri beni.
Questa associazione vuole rappresentare la moltitudine silenziosa di persone che soffrono a causa della mancanza di un sistema d’assistenza e tutela delle vittime di azioni violente e, in assoluta convergenza con i valori di Cultura e Identità, persegue il principio della legittima difesa. Vim vi repellere licet è una massima latina tratta dal Digesto giustinianeo che evidenzia il principio della legittima difesa, disciplinata dall’articolo 52 del Codice Penale, secondo cui l’aggressione ingiusta deve concretarsi nel pericolo attuale di un’offesa che, se non neutralizzata tempestivamente, può sfociare nella lesione di un diritto proprio o altrui, personale o patrimoniale, tutelato dalla legge; la reazione legittima deve inerire alla necessità di difendersi.
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“per caso” mi sono imbattuto in questo sito di memoria del Vate. sono sorpreso della ignoranza che ho di queste perle di cultura, inestimabili spunti di pensiero e non solo. L’arte e i suoi contesti non sono facilmente esprimibili, ti ritrovi a sentire di amare le stesse cose: libertà, amore per l’arte, rispetto per la natura e per le città che sono la nostra casa, cultura e ascolto per la storia di ogni essere umano e delle sue radici. Mi rendo conto al contempo di viverle io stesso e non saperlo. Grazie per questi spunti preziosissimi…
“Dio ci ha creati liberi, non l’uomo e le sue leggi”
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