Quel “Bambino Volante” che combatte la disabilità

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E se la raccontassimo con il naso all’insù la diversità? Perché, magari, c’è ancora bisogno di credere in un mondo migliore, fatto di storie per bambini, che inizia da una discussione tra genitori e figli o a scuola tra alunni e insegnanti.

Parte da qui l’idea del libro illustrato Bambino Volante, un progetto benefico curato da due italiani a Londra, Alessio Fasciolo e Fabrizio Festa, che attraverso i suoi personaggi vuole accendere i riflettori sull’universo della disabilità guardandolo con gli occhi dei più piccoli.

Nel volume, Pat (Patrizio) è il protagonista di una storia diversa. Lui, invece di gattonare come tutti gli altri bimbi, inizia a volare, ma non come fanno i supereroi dei fumetti. Il suo ondeggiare in aria sfida la forza di gravità ed è incerto fino a quando i suoi genitori, dopo aver girato invano per mille ospedali, decidono di portarlo nella Scuola di volo per Bambini Volanti. Qui, grazie ad un manuale, che è una sorta di mini-enciclopedia con consigli per bimbi volanti e per mamme e papà, capirà che la disabilità è del tutto normale, anche nelle ordinarie e spesso surreali situazioni della quotidianità. Come quella di nascondersi in un armadio per scappare dal rito giornaliero di lavare i denti dopo i pasti.

Il libro spazia nei temi più disparati: dalla diversità, che è anche un punto di vista per osservare la realtà, alla capacità di affrontare ogni problema con ironia cogliendo positivamente e giocosamente le difficoltà e gli attimi buffi annessi. Fino al viaggio, che è un modo per combattere, grandi e piccoli insieme, le paure di tutti i giorni.

Bambino Volante è un progetto autoprodotto che si avvale di una campagna di crowdfunding per finanziarsi e completare la stampa del libro in Italiano e in Inglese dopo la prima tiratura. In attesa di un editore che noti l’opera. Per chi deciderà di sostenere Bambino Volante con una donazione volontaria, inoltre, la ricompensa è il libro stesso con la possibilità di ordinarne più copie.

Patrizio, il protagonista di questa avventura, ha cinque anni. A pochi mesi di vita vengono riscontrate anomalie al fegato e, solo dopo tre anni di ricerche mediche, la diagnosi è quella di una malattia genetica rara, la “sindrome di Alagille”, che comporta anche problemi motori e disturbi cerebrali. Per tutti, amici e famigliari che non smettono di coccolarlo e aiutarlo nei movimenti che per gli altri bimbi sono assolutamente naturali, passando di braccia in braccia, Pat diventa così il Bambino Volante.

Anche Fondazione Telethon ha riconosciuto il valore didattico ed educativo del progetto, sostenendo la campagna di crowdfunding attraverso i propri canali social. Dopo la pubblicazione del libro, una parte del ricavato dalle vendite future sarà donata a Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare. “E chissà se un giorno…” saremo tutti in grado di vedere il mondo sotto un’altra prospettiva e con occhi diversi. Quelli di un Bambino Volante.