La straordinaria vita di Giusy Versace al Golden di Roma

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giusy versace

Dopo il grande successo al Teatro ManzoniGiusy Versace torna in tournée al Teatro Golden di Roma il 17, 18 e 19 ottobre con lo spettacoloCon la testa e con il cuore si va ovunque, per la regia di Edoardo Sylos Labini.

Le date del tour: il 3 novembre 2017 al Teatro Toniolo di Mestre, il 29 novembre al Teatro Duse di Bologna, il 16 dicembre al Teatro Puccini di Firenze. (Redazione)

Si può parlare di sé in tanti modi, ma non è semplice star alla larga dalla trappola dell’autoreferenzialità. Giusy Versace ci riesce sempre con una sincerità d’animo e un’energia disarmanti. Aveva scelto di raccontarsi quattro anni fa in un libro, “Con la testa e con il cuore si va ovunque” (edito da Mondadori e divenuto un bestseller).

Chi l’ha diretta «è riuscito ad abbattere dei muri laddove nessun altro era riuscito prima», ha svelato l’artista in conferenza stampa. «Avevo messo dei filtri inconsciamente e volutamente non avevo più riletto il libro, ma la scrittura scenica con Edoardo mi ci ha fatto fare i conti. Non nascondo che in alcuni momenti ho pensato di non farcela», rivela con una voce rotta che nasconde una grinta tangibile in ogni sua parola.

Accanto alla Versace in questa nuova scommessa Raimondo Todaro, il ballerino e coreografo conosciuto grazie a “Ballando con le stelle”, e Daniele Stefani che ha curato la musica. «Si passa dall’arrangiamento di cover note a composizioni originali», ha dichiarato il cantante, «il tutto a seconda dei colori attraversati inCon la testa e con il cuore si va ovunque”». Labini negli ultimi dieci anni ha scelto di affrontare la biografia di grandi artisti, da Nerone a D’Annunzio (per citarne due), adesso con questa nuova avventura impasta le mani in una biografia la cui protagonista è vivente e determinata «a contagiare positivamente la gente».

Sul palco sarà possibile rivivere, passando dalla vita vera al visionario, una sorta di «diario, in prosa e danza, che ripercorre la “seconda vita” di Giusy Versace dopo il terribile incidente automobilistico che l’ha privata degli arti inferiori. A fornire al pubblico una chiave di lettura inedita ci ha pensato Edoardo Sylos Labini che, con estrema delicatezza e profondità, ha dato vita ad una messinscena fluida, reale e cosciente, assolvendo al difficile compito di raccontare la straordinarietà di una vita sospesa tra drammaticità e speranza» (dalla nota ufficiale). «Giusy ci sta dentro, mettendosi in discussione come una grande attrice professionista e come tale l’ho trattata. Leggendo il libro, dopo aver pianto per un’ora, ho pensato quanto fosse un esempio in quest’Italia che non ha più coraggio, ma non solo per i disabili, per tutti», ha confessato il regista.

Dalle parole di ciascuno di loro si avverte l’urgenza che li ha spinti nell’allestire “Con la testa e con il cuore si va ovunque”. Non si sale in cattedra, ma su un palco che vuole comunicare messaggi di vita, dall’autoironia alla forza nel rialzarsi dopo i momenti bui che possono arrivare nella vita di tutti i giorni. «Si piange e si ride come capita ormai raramente in teatro», evidenzia Todaro, che ha aderito completamente al progetto, conscio di come questo “viaggio” non deve essere semplice per la Versace.

Alcuni momenti della conferenza stampa
Alcuni momenti della conferenza stampa

Una chicca ci viene regalata durante la presentazione: è prevista la partecipazione di una special guest, ma solo la visione ci farà scoprire di che cosa si tratta.

Vi rilanciamo l’auspicio della Versace: «vorrei che arrivasse un pugno nello stomaco e che il pubblico uscisse da teatro con questo cuore pieno di amore, di gioia ed energia, dicendo: “grazie, ma se ce l’ha fatta lei con due gambe finte, non ce la posso fare anche io?” È quello lo scopo principale». A questo si unisce l’importante impegno benefico: l’intero incasso sarà devoluto a Disabili No Limits Onlus, l’associazione creata e guidata proprio dalla Versace per regalare attrezzatura sportiva di vario genere a giovani disabili che, attraverso lo sport, riescono a superare i limiti imposti dalla loro condizione. Ci sembra doveroso dire che gli artisti non percepiscono cachet visto l’intento, ma è stato possibile produrre lo spettacolo grazie al supporto degli sponsor.