Artista, musicista, fumettista, designer e performer, Massimo Giacon ovvero la dimostrazione visiva attraverso la sua eclettica produzione che i confini tra le arti figurative, dette “fine art” o “arti minori”, design, linguaggi espressivi e culture pop, dagli anni Ottanta a oggi, si stanno sempre più affievolendo, con un media mix immediatamente riconoscibile ma difficilmente, anzi mai, etichettabile.
Anche se amato e rispettato sia dalla scena “underground” che “main-stream” non è da collocare in un territorio specifico se non appunto quello dell’attualità dell’arte contemporanea, nelle sue ultime tendenze che dall’Europa all’Asia, alla West Coast degli States hanno dato vita a una nuova scena “neopop” dove la figura è di certo protagonista indiscussa e gli stili si con-fondono per una globalizzazione di segno positivo dell’immagine.
Ancora ventenne, inizia a collaborare come fumettista con pubblicazioni cult che rimarranno esempi e benchmark sempre vivi quali Il Mago, Frigidaire, Tempi Supplementari, Frizzer, Linus e Alterlinus.
Nel fulcro degli edonistici anni Ottanta (1985) inizia a inanellare successi nel mondo del design, con la creazione di una nota collezione per Alessi, uno Swatch che ancora conservo, altri brand e griffe ma soprattutto la collaborazione con Studio Sottsass, all’epoca riconosciuto come uno dei designer top al mondo, che Giacon stesso definisce un guru, tanto che nel 2015 è uscita la sua ultima graphic novel ETTORE, con protagonista Ettore Sottsass jr. Il libro è attualmente in concorso per il Premio Compasso d’Oro del 2018.
Tanto per non farsi mancare nulla ha illustrato diverse campagne pubblicitarie tra le quali Absolut Vodka, sulle orme di Warhol e Haring e, nel 1990, inizia la sua attività artistica tout court, con numerose personali in Italia e nel mondo, passando per Lucca Comics e le collaborazioni con autori quali Daniele Luttazzi e Tiziano Scarpa.
Attualmente insegna Illustrazione allo IED di Milano, e intanto si dedica alla produzione di diversi nuovi oggetti, sculture in ceramica; disegna per vari editori, tra i quali Lizard/RCS, e persegue la sua vocazione artistica e musicale, sempre con un’occhio di riguardo al mondo “comics” che ama ricampionare come se fosse un musicista sperimentale o un DJ, un immaginario “comics mix” già sdoganato nelle arti contemporanee.
In tutto il lavoro artistico di Massimo Giacon assistiamo al tentativo costante di esplorare i confini del medium, anche usando linguaggi che escono dalle pagine stampate e digitali ed esplodono nelle gallerie d’arte, nei prodotti di consumo e design industriale, nei video e nella musica. E con una sottile e sempre viva vena PUNK cerca di realizzare quelli che a tutti gli effetti e per sua stessa definizione possiamo chiamare “SuperFumetti”.
L’occasione per conoscere il poliedrico Giacon sarà il prossimo 12 Settembre, presso lo spazio Eventi del Mondadori megastore di Piazza Duomo a Milano, durante l’inaugurazione della sua mostra personale, realizzata nell’ambito del progetto ST-Art, l’arte per tutti, ideato da Angelo Crespi in collaborazione con Deodato Arte, dal titolo “Contemporary Comics Mix” (ovvero Il sonno della ragione genera Comics). Titolo e sottotitolo particolarmente calzanti, in cui è citata sia la nuova serie di stampe fine art di Giacon che la celebre incisione di Goya, indiscusso pioniere “ante litteram” di indagini artistiche ancora vive nell’arte contemporanea.
Il lavoro di Giacon è una intelligente sintesi di come il linguaggio del comics sia ormai una parte del linguaggio della società attuale e inter-generazionale, e non sia più confinato nelle caselle della carta stampata.