Luca Salvadori è compositore, didatta e orchestratore per il cinema. Ha lavorato con Achille Millo, Mauro Astolfi e Giovanni Fontana. Collabora con Andrea Guerra come orchestratore, alternando a questo l’impegno di docente di Composizione al Conservatorio di Frosinone. Quali sono i principali progetti cui si è dedicato?
Inizierei col congratularmi con Andrea Guerra per il Premio alla Carriera assegnatogli dalla Biennale di Venezia! Ho avuto la fortuna di lavorare con lui in numerosi progetti: Hotel Rwanda (nomination ai Golden Globe), La ricerca della felicità (con Will Smith) regia di Gabriele Muccino, oltre a film di Ettore Scola, Ferzan Ozpetek, Roberto Faenza, Riccardo Milani e molti altri, oltre a due recenti colonne sonore a Bollywood.
Che considerazione hanno all’estero delle colonne sonore made in Italy?
È vero che all’estero apprezzano la fantasia degli italiani, ma è anche vero che sono severi nel giudicare il lavoro; sono fondamentali esperienza e professionalità, ad esempio, per assecondare una macchina produttiva come quella holliwoodiana. Lo stesso è accaduto in India dove per esaudire le richieste sono state determinanti, oltre alla creatività di Andrea, l’organizzazione del lavoro e le competenze. Oltre al grandissimo Ennio Morricone, in questo campo, ci sono italiani che si fanno onore all’estero, ad esempio Nicola Piovani, Giorgio Moroder, Dario Marianelli e Pino Donaggio.
C’è speranza per i nostri musicisti classici?
Oggi tanti bravi italiani fanno carriera all’estero e questo è indizio di due cose: la qualità della formazione musicale in Italia e la carenza di strutture dove esprimere il proprio talento. Io ho avuto la prima commissione importante da un festival in Spagna e così è nato il brano Quadri da Pinocchio, poi pubblicato da un editore di Parigi.
Cosa bolle in pentola?
Nell’immediato futuro ci sarà, sempre in squadra con Andrea Guerra, il nuovo film di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese e un viaggio in India per un nuovo film a Bollywood.