Nato a Fontana Liri nel 1910, Umberto Mastroianni, è sicuramente uno degli artisti più importanti della scultura europea del XX secolo, ricordato da illustri storici e critici dell’arte come lo scultore della Resistenza, per aver realizzato straordinarie opere monumentali dedicate a questa pagina della nostra storia.
È possibile riscoprire la bellezza delle sue opere grazie alla sua stessa generosità e alle sue donazioni che diedero vita a due istituzioni: la Fondazione Mastroianni di Arpino e il Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni di Roma, nate dalla volontà di voler preservare in enti pubblici i suoi lavori piuttosto che “riempire a più non posso di opere e multipli i depositi di ricchi e spregiudicati mercati d’arte”.
Lorenzo Zichichi, presidente del Centro Studi di Roma, descrive il museo come: “la più importante collezione visibile al pubblico del grande scultore ciociaro”; al suo interno, infatti, si possono ammirare, oltre alle due sculture esposte in occasione della grande mostra sul Novecento Italiano, tenutasi alle Scuderie del Quirinale nel 2000, moltissimi esempi che contraddistinguono il suo operato dal periodo figurativo fino agli ultimi anni.
Da un lato il ventaglio delle opere che vi vengono raccolte, schierate ad annum, chiude e perimetra un arco di esperienze e di ricerche, che necessitano di un punto di visione sintetico; ma dall’altro l’altissima riconversione dell’immaginario increspato di poesia e di invenzione libera sensi e stimoli che soverchiano lo spirito della mera cristallizzazione.
Questo percorso creativo ideato dall’artista è sicuramente una dettagliata testimonianza della sua bravura e destrezza nell’uso dei materiali che variano dal bronzo alla terracotta, dalle pitture su cartone ai coloratissimi arazzi.
Il centro studi ha inoltre deciso di curare la pubblicazione del Catalogo ragionato dell’opera di Umberto Mastroianni, edito da Edizioni il Cigno, il cui primo tomo è intento a raccogliere la sua arte con l’intenzione, da un lato, di delineare il filo che ancora congiunge l’artista e il mondo e dall’altro di rileggere e reinterpretare il lavoro di uno dei più grandi scultori del Novecento.
Il museo fondazione è quindi una tappa obbligatoria per chi desidera conoscere, approfondire o riscoprire le opere e il percorso di questo grande artista.