Si è fatto conoscere al grande pubblico soprattutto per avere creato le sculture che hanno accompagnato la scenografia dell’edizione del Festival di Sanremo 2016 e per avere partecipato con i suoi lavori ai giochi paralimpici di Sochi, in Russia, nel 2014. Davide dall’Osso è un Artista ormai affermato e dalle sue opere scultoree emerge il suo particolare e originale segno. Esse si dividono in policarbonati, metalli e cristallizzati. Gli ultimi due citati sono più materici, mentre nella sezione policarbonati, materiale leggerissimo derivante da un polimero termoplastico ottenuto dall’acido carbonico, Dall’Osso dà forse vita alle opere più significative, dove le figure umane e i cavalli si caricano di una leggerezza unica, come rappresentati in una forma in continuo divenire, che estasia lo spettatore, che non può che rimanere affascinato da queste sculture, contraddistinte ciascuna da cromie diverse, che grazie al materiale utilizzato tendono a brillare di luce propria. La figura umana dell’Artista pesarese sembra voler elevarsi verso un qualcosa che desidera, ma senza farcela, difatti sembra imprigionata all’interno di sé, senza così raggiungere la possibilità della piena libertà. È come se Dall’Osso volesse dirci che siamo noi stessi a porci quei freni che ci impediscono di andare oltre quelli che noi pensiamo essere i nostri limiti, bloccandoci così in una prigione che noi stessi ci siamo costruiti. Il cavallo invece è ritratto nelle sembianze con le quali siamo stati abituati a vederlo fin dall’antichità, delineato nelle sue eleganti e possenti movenze, che non hanno niente a che vedere con la debolezza umana, ma che anzi sono presentate in tutto e per tutto col mitico vigore dei corsieri.
Al momento potete trovare una mostra dello scultore nel Centro Convegni di Sant’Agostino di Cortona. Si tratta dell’installazione “La Folla”, organizzata dalla Galleria Triphè di Maria Laura Perilli e patrocinata dal comune di accoglienza.