Buzzanca : “Sarò Claudio, un omosessuale di 80 anni”

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Buzzanca2Dopo tanti film e fiction in cui ha vestito i panni di latin lover, Lando Buzzanca ha deciso di spiazzare il pubblico interpretando un ottantenne omosessuale nel film “Chi salverà le rose?”, uscito lo scorso marzo. Il poliedrico attore è tornato a raccontarsi a Off confessando di non aver paura della morte e che preferirebbe rimanere in vita fino a quando continuerà ad avere una buona salute. 

Lando, nel tuo nuovo film “Chi salverà le rose?” vesti i panni di un ottantenne omosessuale… La prima volta che ho letto il copione di questo film, la prima cosa che ho detto è stata: “Ma quanto mi danno?”. Poi, quando mi hanno comunicato il compenso, ho pensato: “Ma questi sono pazzi!” (ride, ndr). Nonostante questo, dopo aver letto attentamente la sceneggiatura, ho accettato di partecipare a questo film, ancora prima di scoprire che del cast avrebbero fatto parte anche Carlo Delle Piane e Caterina Murino.

Cosa ti ha spinto ad accettare questa parte? Ho detto sì a questo film perché raramente mi era capitato di leggere una storia così bella e intensa.

Insomma, dopo tanti ruoli da sciupafemmine, eccoti a 81 anni alle prese con Claudio, un personaggio omosessuale… In effetti, in tutti questi anni di carriera, non mi era mai capitato di portare in scena il ruolo di un gay. Premetto subito che per costruire questo personaggio non ho dovuto fare nessun tipo di pratica (ride, ndr). Scherzi a parte, sono felice di aver fatto questo film semplicemente perché ho trovato la storia tra i due anziani gay, Claudio e Giulio, di una dolcezza disarmante che mi ha lasciato senza parole. E poi, se devo dirla tutta, non è stato affatto stressante girare Chi salverà le rose?, visto che il personaggio da me interpretato, essendo gravemente malato, per esigenze di scena, ho dovuto restare a letto per tutto il tempo. Diciamo pure che mi sono riposato(ride, ndr).

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Cosa pensi del fatto che, per tutto il film, l’amore tra i due protagonisti viene soltanto raccontato e non viene mai palesato attraverso un bacio o una tenerezza? Io ritengo sia stato giusto così e credo che mostrare anche un solo bacio tra Claudio e Giulio sarebbe stato del tutto inutile. Ritengo, infatti, che non avrebbe aggiunto nulla al film. Claudio e Giulio sono due uomini di una certa età, di conseguenza è meglio così. Ho trovato molto più interessante il fatto che il film raccontasse con tatto e delicatezza l’ultima fase di una grande storia d’amore tra persone dello stesso sesso, con uno che sta morendo e l’altro alle prese con tanti problemi di varia natura.

Sei contrario o a favore dei matrimoni gay? Partendo dal presupposto che bisognerebbe avere un grande rispetto per gli omosessuali. Trovo inconcepibile, per esempio, chi vorrebbe che vivessero in maniera differente rispetto alla loro natura. Detto questo, però, sono anche convinto del fatto che il matrimonio debba essere tra un uomo e una donna.

Come vivi la terza età? Vivo la mia vita giorno dopo giorno, convinto che vada vissuta fino alla fine. I dottori mi hanno detto che a novant’anni ci arrivo. Io, però, spero di continuare a vivere fino a quando sarò sano. Perché se poi devo fare i conti con malattie varie, tanto vale andarsene.

Non hai paura della morte? No, la morte non mi fa paura. Siamo nati per morire. Se poi nel corso della vita ci capita di incontrare anche delle belle donne… tanto meglio!(ride, ndr).