Prego è la storia dell’incontro tra una donna e una gallina. La donna abita in una casa su una strada larga di quelle che portano alla tangenziale. La gallina è scappata dal camion che la portava alla fabbrica di hamburger di pollo. La donna quel mattino ha letto una notizia sul giornale e si sente perduta. La gallina invece, che è contenta di essere scappata, di essersi salvata si accoccola sul davanzale della finestra della donna. La donna la caccia. La gallina resta lì e fa: “Coccodè”. E la donna capisce quello che la gallina ha detto. Non ci può credere. Ma ci deve credere perché la gallina fa un altro Coccodè e la donna capisce ancora quello che la gallina le ha detto. Ha detto: non mandarmi via che in tempo di guerra una gallina serve sempre. La donna allora ricorda che pure sua nonna glielo diceva sempre. E poi la gallina ha detto quello che lei non osava dirsi. Ha detto che siamo in guerra. E la donna e la gallina si mettono a parlare. Escono. Camminano insieme. Incontrano. Incontrano vita e morte e miracoli. Pregano anche. E quando la donna chiede alla gallina: tu che di sicuro sai chi è nato prima tra l’uovo e la gallina e che quindi conosci il mistero, dimmelo per favore, ne ho bisogno. E la gallina dice: zitta e ascolta.
La donna vive le sue giornate pensando che le cose tutto sommato siano quelle che sono: belle, brutte, noiose, divertenti, felici, tristi… insomma, con tutte le sfumature possibili, ma quelle. Poi un giorno succede qualcosa e improvvisamente le cose cambiano. E lei si rende conto di essere in guerra: che la guerra non è solo là, ma anche qui, dentro e intorno a sé. Perché il mondo si è rotto, e siamo stati noi a fare il danno. La gallina, che (ricordiamocelo) è l’essere perfetto che fa l’uovo perfetto, tutto questo lo sa da tempo e continua a ripeterlo, ma noi non l’ascoltiamo. Adesso però lei riesce a capirla. La capisce e la segue, come fa Dante con Virgilio, in una commedia comica e struggente, in una grottesca apocalisse di periferia, dove tutto parla e si rivela con la lingua del cuore, fino al punto in cui lei vede, come in uno specchio, in quella cosa da cui tutto è cominciato, la memoria straziante di un ricordo perduto, che la riporta finalmente di nuovo a casa.
PREGO. Dialogo con una gallina in tempo di guerra, di e con Giovanna Mori, il 3,4 e 5 febbraio allo Spazio Banterle di Milano.