La storia della risata nella discografia italiana

0

“Chist’è ‘o paese d’‘o sole” recitava una famosa canzone napoletana. E soprattutto della risata. 

Sì, perché, benché la tradizione musicale nostrana ci voglia tristi e melodrammatici, in pochi sanno che il primo disco uscito in Italia nel lontano 1891 fu l’ironico brano A Risa (la risata), di Bernardo Cantalamessa.

A ricordarcelo, e a ripercorrere per la prima volta la storia della musica satirica italiana, ci ha pensato Roberto Manfredi con il suo Skan-zo-na-ta (Skira, pp.250, Euro 16,50).

Più di un secolo di musica comica e demenziale raccolta con minuzia di dettagli, dal Petrolini di Fortunello a Caparezza, passando persino per i futuristi De Angelis e Marinetti. Un inedito e celebrativo viaggio attraverso quella canzone d’autore che svela vizi e virtù degli italiani. Genio, follia ma anche censura: da Maramao perché sei morto all’ardita Banana (frutto di moda)di Ghigo. Interi capitoli dedicati ai Gufi, Dario Fo, Enzo Iannacci, fino a Benigni e a Elio e Le Storie Tese.

Il tutto è narrato come in sequenze cinematografiche: dall’intervista a Gerry Bruno, dei Brutos, che a Las Vegas giocava a carte con Paul Newman e passava le notti a bere con Elvis Presley, a quella di Cochi Ponzoni e delle sue esibizioni al Derby Club, dove venivano ad ascoltarlo anche malavitosi come Turatello o Vallanzasca spesso in fuga dal retro del locale alla vista dei poliziotti, anch’essi lì per vedere il cabaret.

Lo scrittore che vanta una brillante carriera da ex discografico, produttore di numerosi dischi di cantautori e comici italiani, nonché da autore e produttore televisivo, offre così un completo ritratto del nostro paese in musica dove non vengono raccontate solo canzoni ma veri e propri stili di vita, città, persone, avventure.