A qualche ora dalla decisione del Tribunale internazionale dell’Aja del rientro in Italia del marò Salvatore Girone, almeno durante il periodo dell’arbitrato, che dovrebbe durare fino al 2018, ripercorrere le drammatiche vicende che hanno dovuto vivere i due fucilieri della Marina Militare italiana sembra un’impresa ardua. Eppure c’è un libro che ha inteso farlo da vicino.
“Marò: le voci dei protagonisti”, questo è il titolo del libro scritto dalla giornalista Carla Isabella Elena Cace. Il volume è edito da Pagine, per la collana de “I libri del Borghese”. Questo saggio nasce per dare voce ai tanti protagonisti che, a diverso titolo, sono stati o sono tutt’oggi coinvolti nella delicatissima vicenda dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India ormai dal 15 febbraio del 2012 con l’accusa di omicidio.
Si tratta del primo testo che arriva in libreria (nel marzo del 2013 uscì in allegato a “Il Giornale” l’interessante volumetto di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti), fondamentalmente strutturato su interviste esclusive. L’autrice non ha voluto interpretare o fornire risposte ad un caso che ancora è aperto e complesso, ma raccogliere le voci, appunto, di chi ha avuto ed ha un ruolo nella vicenda, molto più complessa e sfaccettata di quanto sinora sia stato raccontato, costellato di “errori” e misteriose incongruenze.
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E attraverso esse una serie di ipotesi prendono corpo. Un libro, pertanto, finalizzato ad approfondire la travagliata questione diplomatica e a fare chiarezza su alcuni punti oscuri, proprio nel momento in cui siamo entrati nella cosiddetta “fase due”, quella dell’internazionalizzazione della vicenda. “Il mio lavoro – afferma la Cace – è dedicato alla stragrande maggioranza degli italiani che sono a dir poco indignati per quanto accaduto e vuole essere soprattutto un “megafono”, uno strumento di sensibilizzazione e denuncia di un vero e proprio “affare di Stato” che ritroveremo, certamente, nei futuri libri di storia”.
Tra i relatori l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Esteri del governo Monti, che ricostruirà la vicenda; il senatore Domenico Gramazio; giornalisti e vertici della Marina Militare. Se non fosse una tragedia, saremmo quasi alla farsa, questa tremenda vicenda dei nostri due marò ingiustamente detenuti in India. Troppe “notizie” contrapposte, con il governo di Nuova Delhi, un oltraggio alle norme del diritto internazionale, contro le quali i nostri fucilieri sono stati trattenuti in India, e soprattutto un oltraggio alla dignità e all’onore dell’Italia.