Edoardo Tresoldi, il poeta della maglia metallica

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Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione del parco archeologico di Santa Maria di Siponto, a Manfredonia (Foggia), è stata presentata la riproduzione della basilica paleocristiana risalente al XII secolo, realizzata dallo scenografo e scultore Edoardo Tresoldi.

L’installazione, un’opera permanente che ridefinisce i volumi dell’antica chiesa, è in grado di originare un effetto visivo di notevole suggestione grazie all’impiego della maglia metallica che, con la sua trasparenza, consente di conservare la leggibilità dell’area circostante.

Costata 900mila euro e commissionata dalla Sovrintendenza Archeologica della Puglia e dal Segretariato del MiBact, la cattedrale si presenta alta 14 metri, pesante 7 tonnellate, e composta da 4500 metri quadrati di rete elettrosaldata zincata sapientemente piegata e cesellata a mano.

Un lavoro durato tre mesi nel quale l’artista di Cambiago (Milano), scelto per le sue eccezionali doti e l’originalità del progetto, è stato aiutato da una squadra di giovani esperti (età media 25 anni). Il progetto, nato con l’intento di offrire una protezione ai resti dell’antica basilica, in particolare al mosaico pavimentale, si presenta come un ricamo di filo di ferro disegnato nell’aria. Un’opera innovativa e spettacolare che offre una chiave di lettura a quell’antico spesso difficile da contestualizzare, e che conferma il talento del ventottenne lombardo. Una passione che nasce con gli studi in Design e Arti Visive all’Istituto d’Arte di Monza, per proseguire poi con una serie di esperienze nel campo della scenografia, sia come pittore di scena che in alcuni progetti per il cinema, fino alle installazioni alla Vigna di Leonardo a Milano.

Ma è dal 2013 che Tresoldi ha iniziato a misurarsi con la rete metallica, creando stupefacenti opere e trasformando un comune materiale industriale in un prezioso elemento artigianale.

La ricerca dell’artista è sempre quella di stabilire un contatto con l’ambiente nel quale la scultura è immersa. L’idea nasce dal desiderio di raccontare il dialogo che c’è tra la figura e lo spazio circostante, fino a creare un collegamento empatico tra lo spettatore e l’opera. Un lavoro artistico che si basa essenzialmente sulla narrazione dell’interiorità e dei sentimenti umani.

Tra le sue sculture più celebri: Pensieri, la scultura site-specific presentata a Sapri, nell’ambio della rassegna Oltre il Muro 2014, che rappresenta il dialogo tra l’uomo e il mare, Il Collezionista di Venti a Pizzo Calabro (VV), opera che ha saputo toccare la sensibilità locale, e Incipit, vorticoso intreccio di fili di maglia metallica che vanno a comporre una struttura dagli stili architettonici diversi, impreziosita dalla presenza di volatili leggeri che danzano sulla sua sommità, presentato all’ultimo Meeting del mare a Marina di Camerota (Salerno). Per non parlare della cattedrale sospesa in aria a Abbots Ripton, nei pressi di Huntingdon, in Inghilterra, presentata nel luglio 2015 in occasione del festival di musica Secret Garden Party, così leggera e poetica tra le sfumature del cangiante cielo britannico.

Una serie di opere in viaggio tra sogno e realtà, dove a guardare attraverso le figure non si può non rimanere imbrigliati nell’emozione dell’artista.

1 commento

  1. Il suo segno distintivo e proprio l’utilizzo dei materiali industriali e, in particolare della rete metallica, per la creazione di paesaggi, figure e strutture architettoniche visionarie ed emozionanti.

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