Al grido di “basta privilegi”, il direttore degli Uffizi, il tedesco Eike D. Schmidt, lancia il progetto per aprire al pubblico il Corridoio Vasariano, il passaggio sopraelavato più famoso del mondo, così da collegare in un unico museo Uffizi, Palazzo Pitti e in seguito Palazzo Vecchio (il ministro Dario Franceschini acconsente). Risultato futuro: due milioni di visitatori dopo l’abbuffata degli Uffizi potranno prolungare l’agonia culturale di un chilometro. Una sorta di triathlon per ironman della pittura antica.
Per ora il Corridoio Vasariano e la celebre collezione degli autoritratti è visitabile solo prenotando con largo anticipo attraverso tour operator e pagando 45 euro. Premettendo (in modo retorico) che siamo a favore della cultura per tutti (e nella culla del Rinascimento di occasioni ce ne sono), tralasciando gli aspetti tecnici (che non mancano), ci chiediamo ma non è meglio per una volta lasciare il privilegio di visitare un luogo magico in modo esclusivo, desiderando davvero la visita, magari considerando l’occasione giusta per tornare un’altra volta a Firenze proprio per gustarsi quel di più, a una cifra tutto sommato ragionevole?