La sesta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è alle porte. Dal 16 al 19 marzo, all’Auditorium Santa Margherita, nel cuore del centro storico di Venezia. Il Festival, pensato dai giovani per i giovani, è diretto da Roberta Novielli e vede coinvolti oltre duecento studenti volontari impegnati in tutte le fasi della sua realizzazione. Il manifesto di quest’anno è firmato dal grande fumettista italiano Igort. I 30 cortometraggi del Concorso internazionale provengono da 27 paesi e da 28 scuole di cinema differenti.
“Quest’anno abbiamo 30 film in concorso e per la prima volta 27 nazioni rappresentate, possiamo dire che è l’annata più felice del Ca’ Foscari Short Film Festival” racconta la Prof.ssa Roberta Novielli, direttrice e ‘anima’ del Festival. “Mi piace ricordare che 12 tra i concorrenti sono donne, che presentano i temi più scottanti e gli stili più inediti. Ancora una volta, come tendenza generale, si parla di famiglia, ma con un’interessante novità rispetto agli anni passati. Nelle storie raccontate c’è sempre qualcuno che cerca disperatamente di tenere insieme queste famiglie, intese nel senso più variegato e puro del termine.”
“Siamo orgogliosi di questa sesta edizione dello Short Film Festival cafoscarino, sempre più internazionale e ricco di iniziative e collaborazioni importanti – afferma il Prof. Flavio Gregori, Prorettore alle Attività e Rapporti Culturali. – Oltre alla sua ‘prima’ missione, infatti, di scopritore di talenti, lo Short si è arricchito di molti eventi collaterali. E’ luogo di sperimentazione ma anche di memoria, perché stimola i giovani a fare esperienza, a lavorare ma anche a studiare e scoprire la tradizione cinematografica del passato.”
Emergono tematiche forti come una riflessione sui diritti civili nel tedesco Nabilah, nell’iraniano 500 Ounces of Gold e nel kosovaro Where is Don?, la necessità di proteggere i propri cari nell’italiano Mio fratello, nell’indiano Ballad of Laila Leela e nel giapponese Hashi, racconti di formazione o di disagio adolescenziale come The Ballad of Ella Plummhoff e Keeping Balance, e ancora storie di violenza e abusi quotidiani come l’israeliano Haunted o l’indiano Moksha. A questi si aggiungono inoltre 4 documentari e 3 animazioni. Ad assegnare i premi sarà una giuria internazionale composta dal regista giapponese Takashi Shimizu, da uno dei massimi esperti di cinema d’animazione al mondo Giannalberto Bendazzi e dal regista indiano Girish Kasaravalli, protagonisti anche di un programma speciale a loro dedicato. Ad accompagnare il Concorso ci saranno programmi speciali, workshop e masterclass. Altro appuntamento da non perdere è l’omaggio a Robert Altman nel decennale della sua scomparsa, a cura di Michele Fadda. Per ricordare il grande regista americano, lo Short ha riunito istituzioni importanti come la UCLA, il Wisconsin Center for Film and Theater Research e l’Altman Estate, per offrire al suo pubblico due gioielli della filmografia “corta” del regista premio Oscar: i dissacranti The Perfect Crime (1955) e Pot au feu (1966), oltre al video musicale Girl Talk (1966) realizzato per Bobby Troup.