Grande Montesano sulle orme di Sordi

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Il Marchese Onofrio del Grillo è un personaggio realmente esistito. Il cognome Grillo è proprio genovese e questi nobili vennero trapiantati in Toscana e ammessi al patriziato romano da Papa Clemente X con il marchesato di Santa Cristina di Gubbio. Nel 1757 Onofrio del Grillo sposò Faustina Capranica dissipandone la dote in poco tempo. Scherzoso, irriverente, cinico, la fama dei suoi colossali scherzi si diffuse ovunque e aneddoti popolari lo fanno vivere nella memoria dei romani fino all’Ottocento. Sarà poi  il film di Mario Monicelli(1981) con Alberto Sordi a consacrarlo nel presente e nel futuro della città eterna. Di certo sappiamo che Onofrio del Grillo morì a Fabriano a 73 anni, che la sua salma riposa nella basilica romana di San Giovanni Battista dei Fiorentini e che il suo palazzo si trova nelle vicinanze del Mercato di Traiano in cima a quella che ancora oggi si chiama proprio Salita del Grillo. Giuseppe Gioacchino Belli gli dedicò un sonetto Li soprani del monno vecchio dov’è contenuta la celebre battuta dell’io so’ io. Il Teatro Sistina s’imbatte in una colossale produzione natalizia e l’identificazione del personaggio in questione teatro spetta oggi ad Enrico Montesano. La regia di Massimo Romeo Piparo presenta degli spaccati di ambiente romaneschi che ruotano su un palco girevole e decine di cantanti/ballerini sono la povera gente, la plebe, i gabbati, le vittime preferite dal marchese. Piparo ne fa una commedia musicale, anche se le musiche di Emanuele Friello non richiamano espressamente quella romanità e sono piuttosto moderne. Accanto al protagonista c’è il fedele servitore Ricciotto che quando annuncia dal balcone che il marchese finalmente s’è svegliato, si avverte un forte applauso. Il pubblico riconosce a teatro lo stesso attore del film: Giorgio Gobbi. Montesano è mattatore incontrastato della serata: misurato e contenuto quando fa lo stravagante aristocratico, debordante, esplosivo, improvvisatore incontenibile di tormentoni quando sarà il suo sosia carbonaro. Attorno alla sua maestria ruota una collaudata e affiatata Compagnia di professionisti. Da ricordare: Monica Guazzini(la madre), Giulio Farnese(lo zio sacerdote), Andrea Pirolli(Aronne Piperno), Ilaria Fioravanti (Genuflessa), l’amministratore di Roberto Attias e il capitano Blanchard di Michele Montesano. Teatro stracolmo, grande successo.