È uno spettacolo che davvero merita di essere visto questo Monello, libero adattamento fedele al celebre film di Charlie Chaplin, andato in scena al Teatro dell’Angelo, presentato da Jobel teatro e diretto da . Come mai un teatro con il riconoscimento della pubblica fruizione non lo prende e non lo fa circuitare? L’attività meritoria di questo lavoro sta nella poesia che restituisce attraverso lo splendido lavoro che fanno gli attori con un corpo-partitura. Perfetta sintesi fra gestualità e musica, alternanza di atmosfere una volta comiche e di seguiro drammatiche. I temi musicali portanti, come la marcetta, scandiscono le scene della storia: il ritrovamento di un bambino da parte di un vagabondo che gli fa da padre. Quando il fanciullo e lui fuggono dal poliziotto per non essere separati, c’è la pantomima della corsa e una lacrima scende e una risata sale; proprio come nel film di Charlot.
”Il monello” titolo originale ”The kid” è il primo lungometraggio interpretato da Chaplin nella sua straordinaria carriera. Guardando il film non si può che ammirare la grande genialità di Chaplin, capace di rappresentare una favola moderna dove si alternano momenti di pura comicità a scene commoventi. È anche un film autobiografico perché da piccolo Charlie vive realmente un infanzia difficile, passata col fratello Sidney in un quartiere degradato di Londra, dove si arrangiava con piccoli lavoretti e a differenza del bimbo del film, lui aveva vissuto realmente l’esperienza dell’orfanotrofio. Il sogno del vagabondo rappresenta quel mondo idealizzato da Chaplin forse già nella sua infanzia per evadere dalla dura realtà d’ogni giorno.
Un’operina teatrale di un’ora questa, precisa come poche, che ci fa rivivere interamente quel clima da cinema muto in teatro. È un omaggio alla settima arte delicato, rispettoso. Vincitore del premio Vincenzo Cerami 2015 è stato accolto con favore dagli eredi di Chaplin che hanno concesso la liberatoria per i diritti di rappresentazione. Deve girare, girovagare, lo vedrei bene anche al Museo del Cinema di Torino.