Chi usa i tappi delle Bic come anticoncezionali?

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gene gnocchidi Nicolò Locatelli

Gene Gnocchi al cabaret di Enrico Ciaccio, tra sport, cronaca e comicità. Con risolutezza e vena ironica, ha sempre infranto la critica: quando faceva il cantante chi gli voleva bene lo considerava il Ray Charles bianco, mentre da chi non veniva apprezzato veniva additato come il Totò Cutugno nero. Tornerà in televisione a partire da quest’autunno: con un Rompipallone quotidiano commenterà brevemente i fatti del giorno, il tutto mantenendo la verve che lo ha sempre contraddistinto. Del resto “Noi siamo qui a ridere e a scherzare, ma la fuori c’è gente che non ha neanche i soldi per comprarsi un Range Rover”.

Va tutto bene, fino ad un certo punto. “Sono davvero contento di essere qui a Riccione, si tratta indubbiamente del picco più alto della mia carriera, d’ora in avanti le cose potranno soltanto peggiorare. Pensate che i miei genitori e i miei nonni mi comprarono questa maglietta cinquant’anni fa, perché io potessi indossarla per questo incredibile evento”.

Al di là di tutto, lavorare al giorno d’oggi non è semplice. “Negli anni Sessanta ero il titolare di una ditta che posava la granella sopra i Buondì. Ho sempre avuto il talento per comunicare le cattive notizie: ad esempio ho dovuto spiegare io a Veronica Lario che quando hanno colpito Berlusconi al volto con un souvenir, Silvio non era in pericolo di vita. Al di là di questo è importante ricordare che oggi è il trentesimo anniversario dello sbarco del primo uomo su Manuela Arcuri, tuttavia ho molti impegni nell’ultimo periodo, ed è per questo che mi riesce difficile ricordare cose meno importanti di questa. Ora sono il frontman di una band, ci chiamiamo “I figli di Renzi”: ai concerti annunciamo i pezzi, e poi non li suoniamo. Lavorare non è semplice, quando le persone mi incontrano per strada mi chiedono quale aspetto abbia di persona Paola Ferrari, lo sanno tutti che viene assemblata cinque minuti prima della diretta, utilizzando un libretto d’istruzioni”.

Quasi come Rocco Siffredi. “Mi avevano proposto di sostituire Rocco Siffredi dopo il brutto incidente che lo ha colpito: questo perché si trovava troppo vicino al ciak. Sono convinto che sia meglio fare dieci cose male, piuttosto che una sola bene: questo per assaporare la vita piuttosto che essere un cretino specializzato. Ho ricevuto tantissime querele, ormai le persone si denunciano per abitudine: Gerry Scotti ad esempio lo ha fatto quando dissi che come anticoncezionali usava i tappi della Bic”.

Cosa fare a Faenza quando sei morto, è il titolo del mio nuovo libro, che uscirà per Bompiani il 10 Settembre. si tratta di una sorta di parafrasi di “Cosa fare a Denver quando sei morto”. La trama è composta da un uomo che non riesce più a vivere, per via del bombardamento mediatico a cui siamo tutti sottoposti. All’interno del libro sono presenti riferimenti espliciti, come ad esempio il nome ed il cognome di numerosi personaggi attuali, appartenenti alla scena politica e non.

Quando ho detto che sarei andato a fare uno spettacolo a Foggia, hanno venduto cento biglietti in più: i social sono molto importanti, perché chi fa questo lavoro deve far sapere al suo seguito che cosa sta facendo, e che cosa intende fare.

Questo lavoro per farlo devi divertirti, altrimenti non funziona. Ho cominciato con “Emilio” e come compagni si sono alternati Teo Teocoli e Giorgio Faletti. Sono persone che a me hanno dato tantissimo, sia dal punto di vista umano, che da quello professionale.

Simona Ventura, invece, arriva al lavoro verso le sei del mattino: viene transennata e dopo due o tre giorni assume l’aspetto che vedete. A parte gli scherzi, si tratta di una grande personalità del mondo dello spettacolo, è veramente capace di stare davanti ad una telecamera.

Durante tutto il periodo in cui abbiamo lavorato insieme, Simona non mi ha mai chiesto che cosa volessi fare in puntata: si è trattato di un grandissimo gesto di fiducia nei miei confronti, e per questo le sarò eternamente grato.

La Barbie di mia nipote, vive in stazione insieme a Ken: “Ridere per merito della televisione, è diventato più difficile, perché questa crisi ha creato una cappa di negatività e mancanza di fiducia. Ho una nipotina e l’unica Barbie che ha è la Barbie default, con un solo vestito. Nemmeno la Casa di Barbie esiste più. In ospedale poi, i medici usano le mascherine di carnevale: mio cugino mi ha detto che l’ha operato l’Uomo Ragno. Io per arrotondare gestisco un giro di escort, due sono nipoti di Mubarak, una è la cugina di Hillary Clinton, mentre l’altra è una salentina che ha preso l’ergastolo a Forum”.

La tv di oggi punta all’usato sicurissimo, ai talk show ripieni di politici che si menano. Persino su Rai Yo-Yo è successo un episodio che ha fatto discutere: Salvini ha dato del negro a Calimero. Ormai molti politici sono diventati la caricatura di sé stessi, e invece che lavorare per fare il bene del Paese, compaiono sempre più spesso in televisione. Non farei mai il politico, a me piace raccontare cose alle persone. Anche se, non come fanno i politici: loro pagano per farsi ospitare, riempiono due ore di televisione soltanto per parlare a vanvera. Finché non ci saranno dei soldi da investire in nuove tipologie d’intrattenimento, resteranno in prima linea Ballarò e Floris a scambiarsi gli ospiti.

Carlo Conti è il Pippo Baudo moderno. Secondo me, ci sono già troppi presentatori rassicuranti. Non vedo gente capace di solleticare l’intelletto delle persone. Io invece vengo da una situazione sentimentale molto difficile: stavo con una donna vegana.

Lei mangiava il miele soltanto se le api lo facevano per hobby.

Chi nasca calciatore, muore calciatore. Non mi piace il calcio di adesso perché non è più una forma di espressione, bensì un immenso giro d’interessi. Certo, continuo a seguirlo, questo perché ogni tanto nasce un campione capace di fari amare veramente questo sport. Anche se è diventato un’altra cosa: un’industria capace di smuovere miliardi di euro purtroppo, si trascina dietro degli interessi enormi ed ingestibili.

Djokovic si è lamentato con l’arbitro, perché uno in tribuna si stava facendo una canna e non la passava. Non mi sento un tennista, però trovo che il tennis sia uno sport appassionante e divertente. Non si tratta della passione della mia vita come nel caso del calcio, ma pur sempre di uno sport che mi piace seguire.

Andare nelle piazze è la cosa che mi da più soddisfazione.

La formazione di un monologo nasce dall’osservazione della realtà: posso spiegarvi come ho fatto a scoprire che montare l’eolico conviene, rispetto al fotovoltaico.

A casa ho un acquario con un pesce rosso, due cuccioli di tonno,e un pesce martello che utilizzo per i lavoretti domestici. Quando mi trovo a dar da mangiare al pesce rosso,noto che invece che nutrirsi, custodisce il cibo per i tempi di crisi: allora telefono a Mario Draghi per chiedergli un parere, sono davvero curioso di capire cosa ne pensa. Tuttavia la sua gentilezza mi ha spiazzato, mi ha risposto così: “Scusa Gene potresti richiamarmi tra dieci minuti che sto cagando?” Niente. Dopo qualche minuto mi telefona Ahmadinejad: sono molto amico con lui, perché gli impoverisco l’uranio. Mi chiede se posso andare a Baghdad perché Cavalli, che abita nel suo condominio gli ha zebrato tutti i cavali, al punto che dovuto nominare Lele Mora generale dell’esercito.

Con l’Alta Velocità, ho trovato il collegamento Faenza-Baghdad: si tratta di un treno che va così veloce che, il conducente per non sbandare in curva mette fuori il ginocchio, come se fosse Valentino Rossi.

In effetti ci sarebbe anche Faenza-Baghdad in corriera, ma lì al posto dello stereo, c’è uno di Lugo che canta i successi dei Cugini di Campagna fino a Damasco: a quel punto salgono loro e cantano i successi del tipo di Lugo fino a Baghdad. Alla fine della giornata torno a casa e trovo mia moglie con un frustino ed un maschera, e la cosa mi è sembrata strana fino al momento in cui, per appendere la giacca, ho trovato un uomo nudo dentro l’armadio: ci ho fatto amicizia, mi ha spiegato che secondo lui alimentare la casa con il fotovoltaico era troppo dispendioso, sarebbe stato meglio l’eolico.

La morale è questa: lui continua a trombarsi mia moglie, ma ora io risparmio il 40% sulle bollette.

Meteore” è stato un programma che ho fatto sia con Amadeus che con Mastrota.

Lo ricordo con infinito affetto, mi sono divertito tantissimo. Il personaggio di colore che ballava, me lo sono sempre portato dentro il cuore. Ha fatto una fine tristissima, ha vissuto i suoi ultimi giorni dentro ad un alberghetto: dalle stelle alle stalle. Leroy era un personaggio internazionale, ed è andato a morire nella più squallida periferia di Milano.

Paolo Villaggio lo considero un genio per aver inventato Fantozzi. So quanto è difficile andare su un palco a far ridere la gente, si tratta di un lavoro talmente difficoltoso e pesante, che anche quando non apprezzo particolarmente il tipo di comicità, rispetto comunque chi si trova sul palco.

Tornerei volentieri Sanremo, anche se l’ultimo Festival non mi è piaciuto: la scelta di ospiti non era azzeccata.

La Roma vincerà il campionato, ed il Bayern la Champions: me ne vado lasciandovi questo pronostico