
Il MMOMA, Museo di Arte Moderna di Mosca, ha dedicato una giornata all’artista e scrittore italiano David Colantoni. L’evento, che si è tenuto il 26 giugno scorso, è scaturito a partire dal brano musicale Birdscatcher Dreams di Iraida Yusopova, una delle più note compositrici russe contemporanee, ispirato da due poesie di proprio di Colantoni. La prima dell’opera si è tenuta appunto al MMOMA che in questa occasione ha voluto che Colantoni presentasse in anteprima mondiale, il ciclo delle sue opere digitali esposte in forma di video-installazione e stampe dal titolo Aleturgie, una dialettica delle immagini, dedicata al rapporto tra il potere, l’estetica dei mezzi di distruzione e l’estetica della tecnologia. Colantoni oltre a presentare queste opere ha proiettato un suo film sperimentale, colore 17minuti dal Titolo Il Sacrificio di Ifigenia opera che l’artista definisce anche metaopera sulle Aleturgie stesse: una sorta di documentazione sul processo che ha portato alla creazione delle Aleturgie.

Infatti il film usa le opere come materiale estetico che viene impastato nello storytelling filmico a materiali altri che vengono da diversi “regni” estetici tra cui i video giochi di guerra e immagini di vere guerre, immagini di armi ipertecnologiche e accompagnate da un paesaggio sonoro sempre di composizione dell’artista composto di materiali sonorici storici che spaziano dalle registrazioni discorsi di Hitler alle trasmissioni delle missioni lunari tra huston e apollo, e dove i contesti di “gioco”, di “reale” e della “rappresentazione” come in una sorta di schizofrenia d’arte si confondono. Portando alla emissione di quella che l’artista definisce una “alta frequenza del reale solitamente invisibile”. Una realtà i cui oggetti e le cui forze sono state raffinate da ogni mediazione e da ogni spazio, distanza, tempo, diremmo una iperrealta se non temessimo confusioni con l’altro genere artistico così già chiamato della pittura.
Arte che Colantoni concepisce anche come ricerca prediligendo quando gli vengono concessi, spazi espositivi che, come Il Museo di Arte Moderna di Mosca gli sono congeniali, non per il particolare prestigio, ma per il fatto di essere sfere pubbliche, luoghi dell’arte intesa come res publica. Come ha scritto in occasione di questa giornata al MMOMA Sergei Kostirko, uno dei maggiori critici letterari russi, presente all’happening, l’arte di David Colantoni è una arte di ricerca sociale, che Colantoni porta avanti tra varie discipline a partire dalla scrittura. E’ autore della rivista Nuovi Argomenti fondata da Alberto Moravia e di Inchiostri, fondata da Aldo Rosselli, e autore del ilgiornaleOff, al cinema, ricordiamo il film come sceneggiatore, “Io, l’altro” sul conflitto di civiltà, di Moshen Melliti, che nel 2007 è stato presentato in anteprima mondiale al Chinese Theatre di Los Angeles vincendo numerosi premi. Colantoni è anche pittore: ricordiamo il ciclo di grandi quadri dal titolo Homo sacer, appunti per una pietà su Genova 2001. E autore di istallazioni e arte digitale, si veda The Pietà in Ground Zero esposta alla biennale di Miami 2010/2011 e presente nella collezione del 9/11 Memorial Museum di NYC.