“Quella sporca sacca nera”, western made in Sardegna

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Foto3Una fotografia “consumata”, fatta di graffi su pellicola e atmosfere dal colore desertico. Un’alternarsi di inquadrature di dettagli e sguardi duellanti. E’ subito evidente l’omaggio al grande cinema western di Sergio Leone.
E non mancano nemmeno le musiche a tema: tutte originali e composte alla Morricone-style dal giovanissimo Antonio Manca, che proprio dal grande maestro ha ricevuto notevoli apprezzamenti. Ma c’è spazio anche per l’originalità, soprattutto nella violenza delle scene dove il cinema splatter si fonde al pulp Tarantiniano. Lo si nota fin dai primi minuti della serie.

Siamo nel Messico di fine ottocento e uno spietato cacciatore di taglie è alla ricerca di due banditi. Le tracce lo porteranno in una terra di confine dove i problemi arriveranno presto e il contenuto della sacca nera che porta con sé verrà scoperto dalle persone sbagliate che faranno di tutto per averlo. Scritta da Roberto Comida e Mauro Aragoni (che è anche il regista del progetto), “La sporca sacca nera” è una web serie girata interamente in Sardegna e con un cast tutto isolano.
Un lavoro che non è passato inosservato prima al Roma Web Fest dove ha vinto tre premi (Premio speciale della giuria al concorso “Sguardi, Visioni e Storie”, premio “Migliore Fotografia” e “Miglior Scena d’azione”) e poi al Los Angeles Web Fest dove ne ha portato a casa ben sei (migliore sceneggiatura, migliore fotografia, miglior suono, miglior montaggio e migliori attori protagonisti Maurizio Pulina e Antonio Luvinetti). E proprio grazie alla trasferta americana la serie si è arricchita di scene nuove (girate nel deserto del Mojave e del Nevada) fino a divenire un vero e proprio film.

“Contiamo di stamparlo in dvd e blu ray il prima possibile. Per il momento il film sarà presente solo in pochissime sale, poiché purtroppo non abbiamo una distribuzione. I fan ci chiedono proiezioni a Milano e Roma ma essendo un lavoro totalmente indipendente per ora ci muoviamo solo tramite la rete dei proprietari dei cinema” racconta a ilgiornaleoff.it il regista.
Un’opera a dimostrazione che in Italia abbiamo persone che hanno inventiva, originalità e voglia di sperimentare e soprattutto capacità di riuscire a creare prodotti di grande qualità pur con pochi mezzi. E i complimenti degli esperti del settore non sono mancati: da Giancarlo Santi, storico aiuto regia del grande Sergio Leone, colpito dalla professionalità e accuratezza del lavoro dei ragazzi, all’attore e produttore Luca Argentero con il quale gli stessi hanno firmato un contratto per i lavori pubblicati sul canale web di Aragoni (BloodFilm Aragoni). Nel futuro del promettente regista ventisettenne anche un colossal dedicato alla Sardegna, ambientato nel periodo nuragico (di cui fra poco uscirà il trailer), e la voglia di sperimentare ogni genere cinematografico con l’entusiasmo e la speranza di trovare produttori che credano nel suo talento.