Premio Mab, diventare grandi ballando

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MAB-1È intervenuta anche la grande Carla Fracci ieri sera venerdì scorso al Teatro Manzoni di Milano, alla consegna dei riconoscimenti per i giovani del Premio Mab. A lei stessa, anche giurata, è stato attribuito un Premio alla carriera da parte dell’omonima associazione, che nasce nel 2002 grazie a Maria Antonietta Berlusconi, sorella minore dell’ex Premier, per dare un’occasione di visibilità ai giovani che s’impegnano nell’arte della danza, “sublime strumento di formazione per l’essere umano prima ancora che per il ballerino”.

Una platea calorosa applaudiva i ragazzi che mano a mano presentavano il proprio lavoro introdotti da Rossella Brescia, che, da buona madrina della gara, alla fine di ogni esecuzione scambiava due parole con loro: “Chi è il ballerino/a che preferisci?”, “Da dove vieni e dove ti stai formando?” e altre informazioni di questo tipo. Dalle risposte dei ragazzi si evinceva che i giovani ballerini, almeno quelli intervenuti al Premio, non solo conoscono da vicino il mondo dell’arte di cui si occupano, ma anche sono disposti ad attraversare l’Europa per studiarlo (molti infatti si stanno formando già a San Pietroburgo al Bloshoi o a Vienna).

Prima ad essere chiamata a ricevere il premio è stata la piccola Rebecca Luca, una bambina tenerissima che, emozionata, arriva leggermente in ritardo a ritirare il suo premio “Gioia di danzare” perché “ero in camerino con la mia maestra”. Di grande efficacia la sua danza, tanto che ha vinto, poco più tardi, anche il Premio Primavera del Mab. Al secondo posto, sempre nella sezione Primavera, è stata chiamata Lisa Visentin, premiata da Edoardo Sylos Labini. Tra i Juniores arriva seconda Camilla Cerulli e prima Linda Giubelli, entrambe eleganti nei loro costumi moderni e originali (la Cerulli con una scollatura che lasciava scoperta una spalla e la Giubelli che danzava accompagnandosi con un tamburello). Tra i Seniores merita il secondo premio il bravo Yuri Marangeli che danza con il kilt, e il primo un abilissimo Daniele Francesco Coa, che, nonostante la sua indiscutibile bravura, provocatoriamente afferma il suo odio verso lo studio, anche della stessa danza.

Tra i gruppi vincono le coreografie di Tiziana Fiandra al secondo posto e di Mariano Alessio Di Stefano al primo, una originalissima danza a cui viene aggiudicata, giustamente, anche a Borsa di Studio Silvio Berlusconi. “Devo ringraziare Maria Antonietta Berlusconi perché ha saputo dare molta gioia alla danza –commenta la Fracci-. La ricordo con amore anche quando veniva a trovarmi in camerino nei tanti diversi teatri in cui ho ballato, anche nelle piazze e in luoghi meno ufficiosi. Ringrazio la Scala –continua- in cui sono cresciuta, ma allo stesso tempo ho amato diffondere la danza ovunque, e un premio di questo tipo mi porta a poter portare anche qui il mio piacere e amore verso la danza. Grazie ragazzi, siete tutti bravissimi”.