Portano i camperos, le cinture con le fibbie di turchese e barbe lunghissime. Ce li immagineremmo facilmente sotto un portico in uno degli ex Stati Confederati, a bere whiskey seduti sulle sedie a dondolo. Invece i Southern Gentlemen League sono tutti italiani: Alberto Catania alla batteria, Mirko Rizzo al basso, e i due chitarristi e vocalist Carmelo Morabito e Enzo Tropepe.
La band, che ha appena un anno di vita ma può contare sulla lunghissima esperienza dei rocker che la compongono, è attualmente impegnata in una lunga tournée americana, che dopo le prime tre date in Arkansas proseguirà ad Atlanta, in Georgia, luogo di nascita del Southern Rock: «Non è facile venire in America e proporre questa musica, specialmente nei luoghi dove è nata», spiega Enzo Tropepe, «Ci sentiamo molto onorati e in un certo senso anche molto coraggiosi».
Ma il coraggio di questi quattro gentiluomini del sud viene ben ripagato dal pubblico americano: «Nei locali la gente balla, non si fanno problemi, ti sorridono sono cortesi e spesso allungano la mano per salutarti. Le signore di una certa età mi toccano la barba! E appena dici di essere italiano, tutti vanno in delirio», continua Tropepe.
Il sound ha una precisa impronta classic rock, con chitarre decise e un po’ anni Settanta e un pizzico di blues. Il repertorio dei Southern Gentlemen League è formato soprattutto da brani inediti, ma non mancano cover di Allman Brothers, Blackberry Smoke, Lynyrd Skynyrd, Blackfoot e Tom Petty, che sono da sempre un punto di riferimento per chi suona Southern Rock. Il loro primo EP, composto da sei brani inediti, è disponibile all’ascolto e scaricabile sulla pagina web del gruppo. E allora buon ascolto e immaginate di essere negli States.
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