Dada, nonsense, provocazione. Spiaggismo!

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Cosa è arte e cosa no? A Salerno rispondono con la boutade più sfrenate

E’ un’ultima sera di agosto, luna piena sul mare. L’aria frizzantina e futurista. Non vorremmo illudere i vostri cuori: non è una storia romantica. Sul Corso principale di Minori, Salerno, scorgi un invito al “Concorso di poesia spiaggista”. Non ti incuriosisce (più) la poesia ma lo “spiaggista”. Chiedi in giro. “Lo Spiaggismo è un movimento culturale, dotato di tanto di manifesto, fondato nel 2009” risponde Christian De Iuliis, l’ideatore.

Dada, nonsense, provocazione, concetto. L’arte contemporanea sotto forma di un elenco non lineare. “Al confine tra realtà e immaginazione. Tra l’arte che è arte e la boiata” (che è boiata). Provocazione? Christian De Iuliis interpreta la realtà e le dà un’etichetta. Significa che arte sono delle sedie a sdraio lavate e messe ad asciugare prima della fine della stagione estiva, dal “maestro” Nico D’Auria, gestore del Lido Ambrogio’s. Rappresentazione della condizione nostalgica di chi vive in provincia, in luogo turistico, e da sempre accarezza “l’idea della fuga”, come recita il manifesto. “Malinconici e mai arresi”, gli spiaggisti preferiscono “l’avere all’essere”. Il manifesto è tutto fondato sulla dicotomia provincia/città; fuga/stasi; libertà (sudata e ambita)/ prigionia (pigra e dorata). “Abbiamo il mare, il sole, la bellezza. Preferire l’essere significherebbe farlo altrove.”

Indipendenti, non sono un’associazione, si autofinanziano e pubblicano – come di moda – i “bilanci” degli eventi sul sito. Poche centinaia di euro. Non chiedono soldi all’amministrazione locale. Se necessario, anzi, fanno le pulci. Nel 2009 si presentò una sola lista civica. Loro contrapposero il nulla, sotto forma di volantini elettorali, con impresso “Votate la Lista del Nulla” (mutuata da un’idea di Vittorio Sgarbi a Salemi). Considerano il crowdfunding per imprese future.

Organizzano ogni settembre “Le giornate di orgoglio Spiaggista” con mostre e happening. “Eleviamo tutti al grado di poeta o di pittore astratto. L’anno scorso abbiamo esposto un’opera di una bimba di 5 anni, un mix di colori realizzato con gli acrilici.”

Ti perculano, democraticamente.