Frankie Magellano incide un cd e dice: «Il mio sogno è vincere tanti soldi»
«La mia carriera non esiste, faccio musica per passione, non per guadagnare, non voglio rimetterci facendo concerti ma nemmeno pretendo di essere pagato». Matteo Morgotti, ma il suo vero alter ego è il nome d’arte Frankie Magellano, è un vero artista OFF. È reduce da un concerto vicino a casa, sabato sera, a San Martino in Rio (a due passi dalla Correggio di Ligabue), ha appena pubblicato l’album Adulterio e porcherie ma mantiene la sua anima da cantautore beffardo e anarchico. Nei suoi brani si incrociano suoni etnici, folk, tango e lo spirito cronachistico della ballata; i testi sono surreali e profondi e lo stile è un incrocio tra Capossela e una band balcanica (Djievuska incintissima, La retrocessione del Giulianova) che ogni tanto prende fiato con l’introspezione di canzoni soffuse come La delicatezza dell’inganno.
Insomma, Frankie è un artista che fa sul serio ma non si prende sul serio, un piccolo Capossela che si diverte con i suoni a superare le difficoltà della vita. Persino la sua malattia, una forma leggerissima di sindrome di Tourette, lo aiuta nel percorso artistico. «Qualche strano acuto o un verso che mi esce inavvertitamente con la voce, qualche tic che mi parte mentre suono la chitarra, a volte produce un suono particolare che inserisco nei miei brani. Ho fatto il tecnico audio e conosco i trucchi del mestiere». Suona e ascolta musica etnica perché, almeno così, può viaggiare con l’immaginazione, ma il suo è un animo da metallaro.. «Amo il rock metal, Van Halen e compagnia bella ma sul mio giradischi ho consumato anche i dischi di Tom Waits».
Intanto, continuando a schermirsi, sta preparando un nuovo minialbum dove mette in musica alcune poesie di Pier Vittorio Tondelli, ma se gli chiedi quali siano i suoi progetti ti stoppa subito. «Mi spiace ma non ho progetti artistici, la musica non è il mio mestiere, è un pretesto per fare qualcosa con passione insieme a pochi fidati amici. Io sono un postino, smisto la corrispondenza per la Nexive, concorrente delle Poste. Non cerco di guadagnare con il rock, sogno di vincere una grossa somma con il “gratta e vinci”, quella sì che sarebbe una svolta. Tanto soldi col mio lavoro ne guadagno pochi. Così almeno sistemerei mio figlio e potrei andare a vivere alle isole Far Oer».
17/09/2014
mannaggia…mi è cascatp con le poesie di tondelli..ma i rocker anni 80, tutti feste, tette e culi dove sono finiti?..sta introspezione mi massacra..rivoglio indietro WALDO di Hot for teacher
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